(I Santi) 00 – Frasi dette da loro

66 Sant’Agostino: Dio rimane sempre buono, usando ordinatamente anche le cose cattive.

65 San Filippo Neri: Umiliate voi stessi sempre, e abbassatevi negli occhi vostri e degli altri, acciò possiate diventar grandi negli occhi di Dio.

64 San Pio da Pietrelcina: Insomma, non filosofeggiate sui vostri difetti e non replicate, proseguite francamente. No, Dio non saprebbe perdervi, mentre che per non perderlo voi persistete nelle vostre risoluzioni. Che il mondo rovesci, che tutto sia nelle tenebre, in fumo, in tumulto; ma Dio è con noi. Di che dunque temeremo? Se Dio dimora nelle tenebre e sul monte Sinai, tra i lampi e i tuoni, non dobbiamo essere contenti sapendo di essere vicino a lui?

63 San Francesco di Sales: È meglio vincere interamente la passione della collera, che pensare di servirsene con moderazione. Per poco che si introduca in un’anima , presto la fa da padrona e tiranna.

62 Sant’Antonio di Padova: Gesù Cristo, con gli occhi della sua misericordia, guardò fissamente il genere umano malato, e questo fu il segno della nostra salvezza; si avvicinò a noi, prese su di sé la nostra infermità, salì sulla croce e lì, nel fuoco ardente della sua passione, consumò e distrusse i nostri peccati.

61 San Giovanni Bosco: Cerca col buon esempio e colla parola di salvare anime anche in quello stato che il Signore ti destina.

60 Santa Faustina Kowalska: Il terribile grigio quotidiano è incominciato. Sono passati i solenni momenti delle feste, ma la grazia divina resta. Sono incessantemente unita a Dio. Vivo ora per ora. Desidero trarre profitto dal momento presente realizzando con fedeltà ciò che mi offre. Mi affido a Dio con incrollabile fiducia.

59 Santa Teresina di Lisieux: La carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, edificarsi dei minimi atti di virtù che essi praticano. Ma soprattutto la carità non deve restare affatto chiusa nel fondo del cuore. Nessuno – ha detto Gesù – accende una fiaccola per metterla sotto il moggio, ma la mette sul candeliere affinché rischiari tutti coloro che sono in casa (Mt. 5, 15). Mi pare che questa fiaccola rappresenti la carità, la quale deve illuminare e rallegrare non soltanto coloro che mi sono più cari, ma tutti coloro che sono nella casa, nessuno eccettuato.

58 San Giovanni Bosco: Al mondo vi sono molti pazzi e molti furbi. I furbi sono coloro che faticano e patiscono un po’ per guadagnarsi il paradiso; i pazzi sono coloro che s’incamminano all’eternità infelice.

57 San Pio da Pietrelcina: O Maria, mamma dolcissima dei sacerdoti, mediatrice e dispensatrice di tutte le grazie, dal profondo del mio cuore ti prego, ti supplico e ti scongiuro a ringraziare oggi, domani, sempre, Gesù il frutto benedetto del tuo seno.

56 Santa Faustina Kowalska: Gesù a S.F.K.: «Desidero darmi alle anime. Desidero possedere le anime. Figlia mia, fissa il tuo sguardo dentro all’abisso della misericordia e rendi ad essa devozione e culto. Il giorno della mia festa, che è giorno di misericordia, percorri il mondo e conduci ad essa, come ad una fonte, le anime appassite nel peccato. Riunisci tutti i peccatori dell’universo e immergili nelle profondità del mio perdono. Io li risanerò e darò loro nuove forze».

55 Santa Faustina Kowalska: Non capisco come si possa mancare di fiducia nell’Onnipotente. Con lui tutto è possibile, senza di lui nulla. Egli mi dice molto spesso: «Non mi piace che ti abbandoni a inutili paure. Chi potrà nuocerti, dal momento che tu sei con me? Io amo l’anima che crede nella mia bontà senza incertezze. Posso fidarmi di lei a mia propria volta e le concedo tutto ciò che chiede».

54 San Francesco di Sales: Il grande rimedio contro le tentazioni è informare con sincerità il proprio confessore; giacché il primo danno che il demonio fa all’anima è quella di renderla restia a confessarsi.

53 Madre Teresa di Calcutta: L’unità è il frutto della preghiera, dell’umiltà, dell’amore. Perciò, se la comunità prega assieme, sta­rà assieme e se voi starete assieme vi amerete l’un l’al­tro come Gesù ama ciascuno di voi. Un cambiamento vero del cuore lo farà diventare davvero un cuore pie­no d’amore. Quest’unico cuore la nostra comunità of­fre a Gesù e alla Madonna, sua madre.

52 San Francesco di Sales: Siate, per quanto è possibile, di umore sempre uniforme per far conoscere la stabile risoluzione che avete preso di amare Dio.

51 Madre Teresa di Calcutta: Vi è tanta sofferenza ovunque! Siate santi e fervo­rosi, poiché Dio vuol servirsi di voi per dar sollievo a questa sofferenza. Per dimostrare che il Cristo è di natura divina, che è il Messia promesso, il Vangelo veniva predicato ai poveri. La prova che quanto fac­ciamo è opera di Dio è che il Vangelo viene predicato ai poveri. Pregate e ringraziate Iddio per avervi scelti a vivere questo tipo di vita e a compiere questo lavoro.

50 Santa Teresina di Lisieux: Al momento di comparire dinanzi a Dio, comprendo più che mai che una cosa sola è necessaria: quella di lavorare unicamente per lui e non fare nulla per sé, né per le creature.

49 San Pio da Pietrelcina: In quanto poi a ciò che mi dite di sentire quando fate la meditazione, sappiate che l’artificio è diabolico. Perciò state attenta e siate vigilante. Non tralasciate la meditazione giammai per questo, altrimenti persuadetevi che rimarrete sconfitta in seguito su tutta la linea.

48 Sant’Antonio di Padova: Il giusto deve seppellire la sua anima nell’umiltà del cuore e in quella del corpo, fuori dal tumulto delle cose temporali, e deve guardare verso lo splendore della vita eterna, e non a quello della gloria mondana.

47 San Pio da Pietrelcina: Stai attenta a non scoraggiarti mai nel vederti circondata da infermità spirituale. Se Iddio ti lascia cadere in qualche debolezza, non è per abbandonarti, ma solo per stabilirti in umiltà e renderti più attenta per l’avvenire.

46 San Pio da Pietrelcina: La confessione, che è lavacro dell’anima, bisogna farla il più tardi ogni otto giorni; io non mi sento tenere le anime lontane dalla confessione più di otto giorni.

45 Sant’Antonio di Padova: Tutte le cose che opera in noi il Signore, quando ci infonde la grazia, sono buone; ma quando “vede”, cioè quando mantiene in noi ciò che ha operato, allora sono molto buone, cioè perfette.

44 San Francesco di Sales: Dio ci lascia spesso impegolati nelle nostre miserie, affinché conosciamo che, senza una Sua Grazia Speciale, non possiamo esserne liberi.

43 Santa Teresina di Lisieux: La gioia non la troviamo negli oggetti che ci stanno intorno, bensì nel profondo dell’anima. Possiamo averla in una prigione altrettanto bene che in un palazzo. La prova è che io sono più felice nel Carmelo, anche tra prove intime ed esteriori, che nel mondo, circondata dalle comodità della vita e soprattutto dalle dolcezze del focolare paterno.

42 Santa Teresina di Lisieux: Dio vuole affermare il suo regno sulle anime tramite la persecuzione e la sofferenza, più che attraverso brillanti predicazioni.

41 San Giovanni Bosco: Raccomandò di predicare come non si possa essere attaccato a Gesù Cristo senz’esserlo in pari tempo al suo Vicario, spiegando bene che il papa è vicario di Gesù Cristo.

40 Santa Faustina Kowalska: Questa notte mi svegliò, con il suo fracasso, un nubifragio. Cadeva la pioggia, infuriava il vento, scoppiavano folgori in continuazione. Cominciai a pregare, chiedendo che l’uragano non facesse danni. Udii queste parole: «Recita la coroncina e passerà senza far danni». Recitai immediatamente la corona della misericordia e non feci nemmeno in tempo a terminarla, che l’uragano tutto a un tratto era cessato. Allora udii nuovamente quella voce: «Con questa coroncina, otterrai ogni cosa che non sia contraria al mio volere».

39 Madre Teresa di Calcutta: Rinunciamo deliberatamente a tutti i desideri di vedere il frutto della nostra fatica, facendo tutto quel che possiamo e come meglio ne siamo capaci, lascian­do il resto nelle mani di Dio.

38 Sant’Agostino: La comprensione è la ricompensa della fede. Perciò non cercare di capire per credere, ma piuttosto credi per capire.

37 Sant’Antonio di Padova: Dove c’è disordine, bisogna portare la luce, e abituarsi a distinguere ciò che è mondo da ciò che è immondo, la malattia dalla sanità, il vile dal prezioso, il chiaro dall’oscuro, la virtù dal vizio. E questo si ottiene riflettendo su quale è il fine di tutte le cose e di ogni nostra singola azione.

36 Beata Chiara “Luce” Badano: Così chiede uno degli ultimi giorni. «Non vedo l’ora di andare in paradiso… Ma non sarà anche questo un attaccamento sbagliato, da perdere?». Teme persino che qualcuno la «innalzi su un piedistallo». Scrive allora: «Gesù ha permesso questa prova, ma è merito suo se riesco ad accettarla… di mio c’è proprio poco».

35 San Giovanni Bosco: La felicità non si trova in questo mondo, se non si ha la pace con Dio; se ella è così malcontenta ed arrabbiata, è perché non pensa guari alla salute dell’anima sua.

34 San Giovanni Bosco: I tre nemici dell’uomo sono: la morte (che lo sorprende) il tempo (che sfugge) il demonio (che gli tende i suoi lacci).

33 Sant’Antonio di Padova: Quando un’anima comincia a vivere seriamente il vangelo, nel suo cuore scoppia la tempesta: l’orgoglio cerca di gonfiarla, l’ambizione si precipita a farla uscire dai suoi limiti, si addensa come nuvolaglia la tempesta, la agitano pensieri vani, spumeggiano lussuria e golosità.

32 San Filippo Neri: Dio sempre ha ricercato nei cuori degli uomini lo spirito d’umiltà, e un sentir basso di sè. Non vi è cosa che più dispiaccia a Dio che l’essere gonfiato della propria stima.

31 San Francesco di Sales: Come i pesci perdono la libertà quando sono fuori dall’acqua; così la nostra anima ragionevole comincia ad essere schiava e legata quando si separa da Dio.

30 Santo Curato d’Ars (San Giovanni Maria Vianney): Oltraggiare un Dio che ci ha creati e che ci ha soltanto fatto del bene, è il colmo dell’ingratitudine.

29 Santa Faustina Kowalska:La sera del giorno in cui l’immagine del Salvatore misericordioso era stata solennemente esposta all’Ostra Brama, vidi Gesù come è raffigurato sul quadro della sua misericordia trasvolare sopra la città che era avvolta in molte reti, benedisse la città, e scomparve. Io mi vidi circondata da numerose figure dall’aspetto orribile e malvagio, brucianti d’odio verso la mia persona; dalle loro bocche uscivano insulti e minacce d’ogni sorta. Nessuna per altro mi toccò. Allora mi feci coraggio e chiesi loro: «Da dove venite in così grande numero?». Quelle forme maledette mi risposero: «Dai cuori degli uomini! Non ci torturare con altre tue domande!». O Gesù, sono pronta ad affaticarmi ed a soffrire per tutta la mia vita in cambio di quell’istante all’Ostra Brama, dove potei mirare la tua gloria e la salvezza ricevuta dalle anime.

28 Madre Teresa di Calcutta:Il nostro vescovo ci ha permesso di battezzare gli agonizzanti. Il « Nirmal Hriday », la casa dei mori­bondi a Calcutta, è soltanto un mezzo. Se servisse sol­tanto a lavare e pulire, oggi sarebbe chiuso. Ma per le occasioni che offre di arrivare alle anime, diviene molto importante. Nel « Nirinal Hriday » compren­diamo meglio il valore dell’anima.

27 Santo Curato d’Ars (San Giovanni Maria Vianney):L’uomo non è soltanto una bestia da lavoro, è anche uno spirito creato ad immagine di Dio! Non ha soltanto bisogni materiali e desideri grossolani; egli ha i bisogni dell’anima e le esigenze del cuore. Non vive soltanto di pane, vive di preghiere, vive di fede, di adorazione e di amore.

26 San Giovanni Bosco: Figlioli miei, tenete come nemici della religione coloro che colle parole o cogli scritti offendono l’autorità del Papa e cercano di scemare, l’ubbidienza ed il rispetto dovuto ai suoi insegnamenti ed ordini.

25 San Filippo Neri: L’obbedienza buona è quando si ubbidisce senza discorso e si tiene per certo quello che è comandato è la miglior cosa che si possa fare.

24 Sant’Antonio di Padova: Chi è tanto superbo, arrogante e orgoglioso, che, contemplando nel presepio la Maestà annichilita, la Potenza diventata debolezza, la Sapienza balbettante, non senta il cuore fondere come cera al fuoco?… E chi è tanto attaccato alle cose terrene e al denaro che, contemplando il Figlio di Dio avvolto in poveri panni, adagiato in una greppia, non senta il desiderio di liberarsi dalla schiavitù delle cose di questo mondo?

23 San Francesco di Sales: Vorrei questo, vorrei quello; starei meglio qui, o meglio là. Ecco una tentazione; Dio infatti dispone di noi e sa meglio di noi quello che ci conviene.

22 Sant’Antonio di Padova: Il Signore tacque come un agnello quando fu condotto alla passione; e anche ora sta in silenzio, perché non interviene con minacce o castighi. È paziente, aspetta che ognuno faccia penitenza. Ma nel giorno del giudizio griderà come una partoriente, lasciando libero corso al rammarico sì a lungo represso. Allora disperderà tutte le ricchezze accumulate iniquamente e distruggerà il loro potere; renderà deserti i monti e i colli, cioè abbatterà la superbia sia dei prelati che dei sottoposti, e farà inaridire ogni germe di gola e di lussuria.

21 San Giovanni Bosco: Figlioli cari, tenete a memoria che la solita parola che usa il demonio quando vuole spingerci al male si é: Oh! è niente! Di certe amicizie troppo spinte e che i superiori vedono mal volentieri. Oh! è niente! – Certe volte si ruba un po’ di frutta ai compagni e il demonio ripete – Oh! niente! Di quelle disobbedienze a certi comandi, di certe merende fuori tempo : Oh! è niente – Talora certi dubbi gravi, che ci vengono su certe azioni o certi pensieri e che abbiamo rossore di confessare: Oh! è niente! Non vi dico di riputar cose gravi le cose leggere, ma però vi metto sull’avviso, che non diate ascolto al demonio quando vi ripete che è niente. Una mancanza sarà sempre mancanza e quindi bisogna correggersi.

20 San Giovanni Bosco: La castità sarà la virtù regina, la virtù che custodisce tutte le altre.

19 Santa Faustina Kowalska: Credere in tale amore significa credere nella misericordia. La misericordia infatti è la dimensione indispensabile dell’amore, è come il suo secondo nome.

18 Madre Teresa di Calcutta: I nostri figli li vogliamo, li amiamo; ma che ne è degli altri milioni di creature? Parecchie persone si preoccupano molto, molto, dei bambini indiani, dei bambini africani, dove un grosso numero muore di malnutrizione, di fame eccetera. Ma milioni d’altri muoiono per decisione delle loro stesse madri. E que­sto, oggi, può essere considerato l’elemento più di­struttore della pace. Poiché se una madre può uccide­re il proprio bambino, chi impedisce domani a me di ucciderti o a te di uccidermi? Non c’è nulla che lo vieti.

17 Madre Teresa di Calcutta: Siccome la nostra Congregazione va crescendo, na­turalmente vi è il pericolo che vada diminuendo quel bello spirito familiare. E compito di ciascuno di noi proteggerlo e far sì che la vita d’amore e di unità, di umiltà e di servizio, vivano e portino molti frutti in ognuno di noi e nelle persone che serviamo. Allo sco­po di proteggere lo spirito d’amore di questa famiglia e l’unione nella vita spirituale, dobbiamo essere in grado di edificarci vicendevolmente e attraverso il buon esempio di una vita di preghiera e di unione con Dio, incoraggiarci e aiutarci l’un l’altro a restare fe­deli alla nostra vocazione.

16 Santa Faustina Kowalska: Parla Gesù: «La mia misericordia è più grande della tua miseria e di quella del mondo intero. Chi può misurare la mia pura bontà? Per te volli che il mio cuore venisse squarciato dalla lancia, per te apersi questa sorgente di misericordia. Vieni, attingi ad una simile sorgente col recipiente della tua fiducia. Per piacere, dona a me la tua miseria: ti colmerò con i tesori della grazia».

15 San Giovanni Bosco: In ogni pericolo invocate Maria e vi assicuro che sarete esauditi.

14 Santa Teresina di Lisieux: Che mistero! Gesù non è l’onnipotente? Le creature non sono forse di colui che le ha fatte? Perché- dunque Gesù dice: Domandate al Padrone della messe di mandare operai (Mt. 12, 50)? Perché? Ah, l’unica ragione è che Gesù ha per noi un amore così incomprensibile che vuol farci partecipare insieme con lui alla salvezza delle anime! Non vuol fare nulla senza di noi. Il Creatore dell’universo aspetta la preghiera di una povera piccola anima per salvare altre anime riscattate come lei a prezzo di tutto il suo sangue.

13 Santa Teresina di Lisieux: Gesù vuole che la salvezza delle anime dipenda dai nostri sacrifici, dal nostro amore. Egli viene da noi a mendicare delle anime. Sappiamo capire il suo sguardo! Tanto pochi lo capiscono.

12 San Pio da Pietrelcina: Sorgi dunque, o Signore, e conferma nella tua grazia coloro che mi hai affidato e non permettere che qualcuno abbia a perdersi, disertando l’ovile. Oh, Dio, oh Dio!… non permettere che vada in perdizione la tua eredità.

11 San Pio da Pietrelcina: Domandiamo anche noi al nostro caro Gesù l’umiltà, la fiducia e la fede della nostra cara santa Chiara; come lei preghiamo Gesù fervorosamente, abbandonandoci a lui, distaccandoci da questo menzognero apparato del mondo ove tutto è follia e vanità, tutto passa, solo Dio resta all’anima, se avrà saputo bene amarlo.

10 Santa Faustina Kowalska: Ringraziavo Dio per un incontro con una persona, in cui poteva avermi sorretta solo la sua grazia. Se non fosse stato per un dono del Signore, non sarei riuscita ad agire come avevo fatto. Improvvisamente udii queste parole: «Mi fa piacere che tu abbia agito come hai fatto. Ti sei comportata come se, al tuo posto, ci fossi stato io. Sii sempre misericordiosa, come misericordioso sono anch’io. Ama tutti per amor mio. Ama anche i peggiori tuoi nemici, affinché in te si rifletta tutta la mia misericordia». O Cristo, per quanto vi siano da impiegare molti sforzi, con la tua misericordia si può tutto.

09 San Giovanni Bosco: Tre ricordi ai giovani per conservare il frutto della comunione pasquale: “Cari giovani, se volete conservare il frutto della santa comunione che fate in questo tempo pasquale, praticate questi tre avvisi. Essi renderanno contento il vostro cuore e formeranno la felicità dell’anima vostra. 1° Santificate il giorno festivo, non mancando mai di sentire divotamente la Santa Messa ed intervenire ad ascoltare la parola di Dio, cioè prediche, istruzioni catechismo. 2° Fuggite come la peste i cattivi compagni; cioè state lontani da tutti quei giovani che bestemmiano oppure nominano il santo nome di Dio invano; fanno o parlano di cose disoneste. Fuggite altresì quelli che parlano male di nostra santa cattolica religione, criticano i sacri ministri e soprattutto il Romano Pontefice Vicario di Gesù Cristo. Siccome é un cattivo figlio quello che censura la condotta di suo padre, così è un cattivo cristiano colui che censura il papa; che é il padre dei fedeli cristiani che sono in tutto il mondo. 3° Accostatevi spesso al sacramento della penitenza. Non lasciate passare un mese senza confessarvi ed anche comunicarvi secondo l’avviso del confessore. Dopo la comunione fermatevi più che potete per ringraziare il Signore e chiedergli grazia di non morire in peccato mortale. Un Dio solo. Se mi è nemico, chi mi salverà? Un’anima sola: se la perde, di me che sarà? Un solo peccato mortale merita l’inferno che sarà di me se morissi in tale stato? Ascolta, caro figlio, il detto mio: fallace è il mondo, il vero amico è Dio.

08 San Francesco di Sales: Non basta osservare i comandamenti di Dio e della sua Chiesa. Ognuno esamini bene i doveri particolari del proprio stato, per osservarli.

07 San Giovanni Bosco: Custodisci i tuoi occhi riserbandoli a contemplare un giorno in paradiso il volto di Maria ss.

06 Madre Teresa di Calcutta: Lo zelo per le anime è il risultato e la prova del vero à more di Dio. Non possiamo che essere consu­mati dal desiderio di salvare le anime, la cosa che più di tutte sta a cuore a Gesù. Per cui, lo zelo è la prova d’amore e la prova dello zelo è la dedizione alla sua causa: spendere, cioè, tutta la vita e tutte le energie per la redenzione delle anime.

05 San Giovanni Bosco: Oltre i libri cattivi è necessario tener d’occhio certi altri libri i quali, benché buoni o indifferenti in se, pure possono riuscir di pericolo, perché non convenienti alle passioni nascenti… Questi pure si debbono eliminare.

04 Santa Teresina di Lisieux: Se fosse necessario fare delle grandi cose, come saremmo da compiangere! Invece, siamo immensamente fortunate, perché Gesù si lascia conquistare dalle più piccole.

03 San Giovanni Bosco: Uomo allegro il cielo l’aiuta.

02 Beata Chiara “Luce” Badano: La vigilia vuol salutare gli amici che sono in casa. Non ha un filo di forze residue, ma riesce comunque a riservare un sorriso a ognuno, o un cenno con la mano. Giuliano è tra questi: «Bisogna avere il coraggio di mettere da parte ambizioni e progetti che distruggono il vero significato della vita, che è credere nell’amore di Dio e basta», riesce a dirgli. Arriva un mazzo di roselline dalle gen: «Che belle, proprio adatte per un matrimonio», commenta.

01 San Francesco di Sales: Una persona messa a dirigere altri non solo può santificarsi, ma con facilità può santificare tutti coloro che governa.