(I sette doni dello Spirito Santo – La Sapienza)* 01/05 – Elogio della Sapienza creatrice.

La Sapienza forse non chiama e la prudenza non fa udir la voce?

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In cima alle alture, lungo la via, nei crocicchi delle strade essa si è posta, presso le porte, all’ingresso della città, sulle soglie degli usci essa esclama:

«A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell’uomo è diretta la mia voce.

Imparate, inesperti, la prudenza e voi, stolti, fatevi assennati.

Io, la Sapienza, possiedo la prudenza e ho la scienza e la riflessione.

Temere il Signore è odiare il male: io detesto la superbia, l’arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa.

A me appartiene il consiglio e il buon senso, io sono l’intelligenza, a me appartiene la potenza.

Per mezzo mio regnano i re e i magistrati emettono giusti decreti; per mezzo mio i capi comandano e i grandi governano con giustizia.

Io amo coloro che mi amano e quelli che mi cercano mi troveranno.

Presso di me c’è ricchezza e onore, sicuro benessere ed equità.

Il mio frutto val più dell’oro, dell’oro fino, il mio provento più dell’argento scelto.

Io cammino sulla via della giustizia e per i sentieri dell’equità, per dotare di beni quanti mi amano e riempire i loro forzieri.

Il Signore mi ha creato all’inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, fin d’allora.

Dall’eternità sono stata costituita, fin dal principio, dagli inizi della terra.

Quando non esistevano gli abissi, io fui generata; quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua; prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io sono stata generata.

Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi, né le prime zolle del mondo;
quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull’abisso;
quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell’abisso;
quando stabiliva al mare i suoi limiti, sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia; quando disponeva le fondamenta della terra, allora io ero con lui come architetto ed ero la sua delizia ogni giorno, mi rallegravo davanti a lui in ogni istante; mi ricreavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo.

Ora, figli, ascoltatemi: beati quelli che seguono le mie vie!

Ascoltate l’esortazione e siate saggi, non trascuratela!

Beato l’uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte, per custodire attentamente la soglia.

Infatti, chi trova me trova la vita, e ottiene favore dal Signore; ma chi pecca contro di me, danneggia se stesso; quanti mi odiano amano la morte».

Dal libro dei Proverbi 8, 1-5. 12-36

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).