(I sette doni dello Spirito Santo – La Sapienza)* 01/02 Il mistero della Sapienza Divina.

Ogni sapienza viene dal Signore ed è sempre con lui.

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La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni del mondo chi potrà contarli?

L’altezza del cielo, l’estensione della terra, la profondità dell’abisso chi potrà esplorarle?

Prima di ogni cosa fu creata la sapienza e la saggia prudenza è da sempre.

A chi fu rivelata la radice della sapienza?

Chi conosce i suoi disegni?

Uno solo è sapiente, molto terribile, seduto sopra il trono.

Il Signore ha creato la sapienza; l’ha vista e l’ha misurata,
l’ha diffusa su tutte le sue opere, su ogni mortale, secondo la sua generosità, l’ha elargita a quanti lo amano.

Il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona di esultanza.

Il timore del Signore allieta il cuore e dà contentezza, gioia e lunga vita.

Per chi teme il Signore andrà bene alla fine, sarà benedetto nel giorno della sua morte.

Principio della sapienza è temere il Signore; essa fu creata con i fedeli nel seno materno.

Tra gli uomini essa ha posto il nido, fondamento perenne; resterà fedelmente con i loro discendenti.

Pienezza della sapienza è temere il Signore; essa inebria di frutti i propri devoti.

Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili, i magazzini dei suoi frutti.

Corona della sapienza è il timore del Signore; fa fiorire la pace e la salute.

Dio ha visto e misurato la sapienza; ha fatto piovere la scienza e il lume dell’intelligenza; ha esaltato la gloria di quanti la possiedono.

Radice della sapienza è temere il Signore; i suoi rami sono lunga vita. 

Dal libro del Siracide 1, 1-18

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).