(Memoriali) 11 – Rivelazioni e meditazioni da 901 a 1.000

Sono versetti e frasi che mi hanno colpito nelle letture sulla Sacra Bibbia Cattolica, o che le ho sentite interiormente … 

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1.000 La regola d’oro: Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti (Matteo 7,12).

999 Efficacia della preghiera: Chiedete evi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto (Matteo 7,7-8).

998 Nel cuore dell’empio parla il peccato, davanti ai suoi occhi non c’è timor di Dio. Poiché egli si illude con se stesso nel ricercare la sua colpa e detestarla.

Inique e fallaci sono le sue parole, rifiuta di capire, di compiere il bene. Iniquità trama sul suo giaciglio, si ostina su vie non buone, via da sé non respinge il male (Salmo 35).

997 Chiunque segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita (Gv 8,12).

996 Finora non avete chiesto nulla nel mio nome, Chiedete e otterrete perché la vostra gioia sia piena (Gv 16,24).

995 Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti.

Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio, perché egli è misericordioso e benigno, tardo all’ira e ricco di benevolenza e si impietosisce riguardo alla sventura (Gl 2,12-13).

994 Signore guidami con giustizia di fronte ai miei nemici; spianami davanti il tuo cammino.

Non c’è sincerità sulla loro bocca, è pieno di perfidia il loro cuore; la loro lingua è un sepolcro aperto, la loro lingua tutta adulazione (Salmo 5).

993 Il Signore Dio detesta chi fa il male e fa perire i bugiardi, detesta sanguinari e ingannatori (Salmo 5).

992 Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, oltraggiato non rispondeva agli oltraggi e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia (Lettera di San Pietro).

991 Vergognatevi, voi che trattenete le cose altrui, imitate piuttosto la bontà divina e così nessuno sarà povero (Lettera di San Pietro).

990 Dio, in cambio di tutto ciò che ci ha dato, ci dà e ci darà chiede solo amore per lui e al prossimo (San Gregorio Nazianzeno)

989 Satana è insaziabile, tutto brama; adesca anche con l’aspetto della bontà e stravolge il bene in male: questo è il suo modo di combattere (San Gregorio Nazianzeno)

988 Il cristiano ha la possibilità di vincere le tentazioni (San Gregorio Nazianzeno).

987 Le tre risposte di Gesù alle tentazioni nel deserto:

” Non di solo pane vivrà l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”

” Non tentare il Signore Dio tuo”

” Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto”.

Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servirono (Matteo).

986 Accumulatevi tesori nel cielo, dove tignola e ruggine non li consumano.

985 Lavatevi, purificatevi, togliete dalla mia vista il male delle vostre azioni.

Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova.

Su, venite e discutiamo, dice il Signore.

Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve.

Se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana (Isaia).

984 Fratelli miei, se uno si allontana dalla Verità ed un altro ve lo riconduce, costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua vita di errore, salverà la propria anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati (Giacomo).

983 Confessate i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatto con insistenza (Giacomo). 

982 Questo ti chiede il Signore tuo Dio: che tu lo tema, che tu l’ami e serva il Signore tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima (Deuteronomio).

981 Il Signore ci comandò di seguirlo non perché avesse bisogno del nostro servizio, ma per dare a noi stessi la salvezza, l’incorruttibilità e la gloria eterna.

Accorda i suoi benefici a coloro che lo seguono per il fatto che lo seguono, ma non ne trae alcuna utilità.

Ricerca il servizio degli uomini per avere la possibilità, lui che è buono e misericordioso, di riversare i suoi benefici su quelli che perseverano nel suo servizio.

La gloria dell’uomo consiste, appunto, nel perseverare nel suo servizio.

Mentre Dio non ha bisogno di nulla, l’uomo ha bisogno della comunione con Dio (Sant’Ireneo). 

980 La preghiera, o il dialogo con Dio, è un bene sommo.

E’ infatti, una comunione intima con Dio.

Come gli occhi del corpo vedendo la luce ne sono rischiarati, così l’anima che è tesa verso Dio viene illuminata dalla luce ineffabile della preghiera ed è felice, deve essere, però, una preghiera non fatta per abitudine, ma che proceda dal cuore.

Non deve essere circoscritta a determinati tempi od ore, ma fiorire continuamente, notte e giorno.

Possiamo godere continuamente di questo vantaggio, anzi per tutta la vita, se a questo tipo di preghiera dedichiamo il più possibile del nostro tempo.

Abbellisci la tua casa di modestia e umiltà con la pratica della preghiera (San Giovanni Crisostomo).

979 Il tempo di Quaresima ci riapre la strada del cielo: entriamo in essa con spirito di preghiera e di penitenza e avremo parte con il Signore alla gloria della risurrezione. 

978 Diventa felice, nella benevolenza e nella pace, chiunque partecipa alle sofferenze degli altri, di qualsiasi genere esse siano (San Leone Magno papa).

977 Nel digiuno quaresimale astinenza non solo dai cibi, ma ancje e soprattutto dai peccati associati all’elemosina (San Leone Magno papa).

976 Poiché nel cammino della perfezione non c’è nessuno che non debba migliorare, dobbiamo tutti, senza eccezione, sforzarci perché nessuno, nel giorno della redenzione si trovi ancora invischiato nei vizi dell’uomo vecchio (San Leone Magno papa).

975 Beati coloro che amano il Signore e che gioiscono per la sua pace (Tobia).

974 Il Signore si compiace di chi lo teme, di chi spera nella sua grazia (Salmo 146).

973 Come una madre consola il figlio, così il Signore ci darà consolazione (Da Isaia).

972 Il Signore ci fa conoscere la strada da percorrere, ci salva dai nemici, ci insegna a compiere il suo volere, ci libera dall’angoscia, il suo Spirito ci guida, affidiamoci a lui (Dal Salmo 142).

971 Sottomettetevi a Dio, resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.

Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi.

Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori, o irresoluti. Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà (Gc 4,7-8.10)

970 Il Signore ispira le nostre azioni e le accompagna affinché ogni nostra attività abbia sempre da Lui il suo inizio e in Lui il suo compimento.

969 Gesù:

Chi vuole essere mio discepolo, rinunzi a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

968 Non confidate nei potenti, in un uomo che non può salvare.

Esala lo spirito e ritorna alla terra; in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, chi spera nel Signore suo Dio (Salmo 145).

967 Non ritengo la mia vita meritevole di nulla, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di rendere testimonianza al messaggio della grazia di Dio (Lettera ai  romani di San Paolo).

966 Se tu gioisci quando gli uomini ti lodano e approvano le tue opere buone, mentre quando ti biasimano vieni meno nel fare il bene e pensi quasi di aver perduto il frutto delle opere buone perché trovi chi ti critica; allora non sei una persona salda: non appartieni alla terra che (Sant’Agostino)  “non sarà mai scossa” (Sal 98,2).

965 Noi siamo il buon profumo di Cristo nel mondo intero, fra quelli che si salvano e fra quelli che si perdono (Sant’Agostino).

“Per gli uni odore di morte per la morte e per gli altri odore di vita per la vita (2 Cor 2,16).

964 Quelli che amano il bene sono salvi, quelli che lo disprezzano periscono (Sant’Agostino).

963 E tu imita il tuo Signore, per poter essere come il manto di cui egli si cinge: sii splendore per quelli a cui piacciono le opere buone, sii forza per i detrattori (Sant’Agostino).

962 Non che noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio (2 Cor).

961 Il Signore ci ha scelti prima della creazione del mondo, per trovarci, al suo cospetto, santi e immacolati nell’amore Lettera agli Efesini).

960 Io sono morto alle legge, per vivere per Dio; questa vita che vivo nella carne il la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e dato se stesso per me (Gal 2,19).  

959 La predicazione degli apostoli era la croce; è di qui la fede!

Così insegna:

” Non sono più io che vivo ma Cristo vive in me (Gal 2,20) (San Paolo).

958 Abbiamo ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita dai morti (San Paolo).

957 Dio ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione, con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio.

956 Il Signore non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine (Salmo 83).

955 Principio della saggezza è il timore del Signore, saggio è clui che gli è fedele (Salmo 110).

954 Come un uomo educa il figlio, così Dio ti istruisce e ti guida (Deuteronomio).

953 La creatura, senza il creatore, svanisce (Gaudium et spes).

952 Chi si sforza con umiltà e perseveranza di scandagliare i segreti della realtà, anche senza avvedersene viene come condotto dalla mano di Dio, il quale, mantenendo in esistenza tutte le cose, fa che siano quelle che sono (Gaudium et spes).

951 L’uomo, quando lavora, non soltanto modifica le cose e la società, ma anche perfeziona se stesso.

Apprende molte cose, sviluppa le sue facoltà, è portato ad uscire da se e superarsi.

Tale sviluppo, se è ben compreso, vale più delle ricchezze esteriori che si possono accumulare.

L’uomo vale più per quello che è che per quello che ha (Gaudium et spes).

950 Se qualcuno non obbedisce a quanto diciamo per lettera, prendete nota di lui e interrompete i rapporti, perché si vergogni; non trattatelo però come un nemico, ma ammonitelo come un fratello (Lettera di San Paolo).

949 No lasciatevi scoraggiare nel fare il bene (Lettera di San Paolo).

948 Chi non vuol lavorare neppure mangi (Lettera di San Paolo).

947 Noi non abbiamo vissuto oziosamente tra voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato con fatica e sforzo notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi (Lettera di San Paolo).

946 Vi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di tenervi lontano da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto (Lettera di San Paolo).

945 Non di tutti è la fede.

Ma il Signore è fedele; egli vi confermerà e vi custodirà dal maligno (Lettera di San Paolo).

944 L’uomo spirituale, prese le armi dello Spirito, si getta in combattimento contro i nemici, li abbatte e li calpesta (Autore spirituale del quarto secolo). 

943 Non sei tu a fare un dono, ma l’hai ricevuto prima da Lui: tu rendi semplicemente il contraccambio della gratitudine, sciogliendo il tuo debito a colui che per tuo amore fu crocifisso sul Golgota (San Cirillo).

942 Non ti avvenga di essere amico di Gesù solo in tempo di pace e poi nemico in tempo di guerra (San Cirillo).

941 Gesù non morì contro la sua volontà , né fu la violenza a sacrificarlo, ma si offrì di propria volontà (San Cirillo).

Ascolta quello che dice:

” Io ho il potere di dare la mia vita e il potere di riprenderla (cfr Gv 10,18).

940 La croce sia la tua gioia anche in tempi di persecuzione.

La gloria della croce ha illuminato tutti coloro che erano ciechi per l’ignoranza, ha sciolto tutti coloro che erano legati sotto la tirannide del peccato, ha redento il mondo intero (San Cirillo).

Quanto a me, non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo (Gal 6,14). 

939 E’ della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù (San Paolo). 

938 Santificare le nostre anime con l’obbedienza alla Verità (1°Pietro).

937 Il Signore ci ha detto:

“Ti ho voluto come luce delle nazioni: tu porterai la salvezza ai confini del mondo”.

936 Solo il Signore ci può dare un linguaggio mite che non conosca i fremiti dell’orgoglio e dell’ira.

935 I tuoi progetti siano conformi a quelli del Signore (Tobia).

934 La scienza della descrizione degli spiriti si acquista con la sapienza.

E’ lume della vera saggezza discernere il bene dal male senza sbagliare, quando ciò avviene, allora la via della giustizia conduce la mente a Dio.

E’ necessario, che coloro che combattono, cerchino di conservare l’animo libero da interno turbamento, perché la mente, discernendo i pensieri che le si affacciano, possa conservare nel santuario della memoria quelli che sono buoni e mandati da Dio, e scacciare invece quelli che sono cattivi e mandati dal demonio.

E’ necessario quindi custodire in ogni tempo la pace dell’anima. Il discernimento della mente è la perfetta sapienza con la quale le cose vengono giudicate.

Quando la mente comincia ad essere in perfetto equilibrio, pur in mezzo a mille preoccupazioni, è in grado di godere pienamente della consolazione divina (Diadoco di Foticea).

933 Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima, corpo, si conservi irreprensibile fino alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo! (San Paolo)

932 Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie, esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono.

Astenetevi da ogni specie di male (San Paolo).

931 State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa infatti è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi (San Paolo).

930 Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti (San Paolo).

929 Correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti (San Paolo).

928 Dobbiamo essere sobri, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo avendo come elmo la speranza della salvezza.

Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera ma all’acquisto della salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

Per ciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già fate (San Paolo).

927 In santità e giustizia tutti i nostri giorni serviamo il Signore.

926 Se vedi un uomo arricchirsi, non temere, se aumenta la gloria della propria casa. Quando muore con sé non porta nulla, né scende con lui la sua gloria (Salmo 48).

925 Questa è la sorte di chi confida in se stesso, l’avvenire di chi si compiace delle sue parole.

Come pecore sono avviati agli inferi, sarà loro pastore la morte; scenderanno a precipizio nel sepolcro, svanirà ogni loro parvenza: gli inferi saranno loro dimora (Salmo 48).

924 Stolto, … quello che hai preparato, di chi sarà?

Beato chi arricchisce davanti a Dio (cfr Lc 12,20.21)

923 L’uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono. Radunate i vostri tesori in cielo.

L’umana ricchezza non salva. (Salmo 48).

922 Non potete servire Dio e il denaro, dice il Signore.

921 Vivere in pace, attendere alle cose vostre e lavorare con le vostre mani, al fine di condurre una vita decorosa di fronte agli estranei e di non aver bisogno di nessuno (San Paolo). 

920 Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passione e libidine, come i pagani che non conoscono Dio, che nessuno offenda e inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose.

Dio non ci ha chiamati all’impurità ma alla santificazione.

Perciò chi disprezza queste norme, non disprezza un uomo ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito (San Paolo).  

919 E’ necessario che noi siamo bambini in Cristo unicamente perché privi di malizia, ma adulti nella sapienza (Sant’Ilario).

918 ” Ecco quanto e buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme!” (Sal 132,1), perché quando vivono insieme, fraternamente, si riuniscono nell’assemblea della Chiesa, si sentono concordi nella carità e in un solo volere (Sant’Ilario).

“La moltitudine di coloro che vivono alla fede aveva un cuor solo e un’anima sola” (At 4,32)

917 Chiediamo al Signore di farci abbondare nell’amore vicendevole e verso tutti per renderci saldi e irreprensibili nella santità.

916 Chi fissa lo sguardo sulla Legge perfetta, non come ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.

Chi trascura la propria condotta morirà (Proverbi).

915 Sarà perfetto chi non si aderirà senza ragione.

914 Gesù disse ai suo discepoli:

” Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti della Legge, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.

Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

Chi si adira con il proprio fratello sarà sottoposto a giudizio.

913 “Rendendo continuamente grazie a Dio Padre” (Ef 5,20).

912 “Il Signore è vicino!

Non angustiatevi per nulla” (Fil 4,5-6).

Il Signore è sempre vicino a tutti quelli che lo invocano con cuore sincero, con fede retta, con speranza ferma, con carità perfetta; egli infatti sa quello di cui avete bisogno prima che glielo domandiate: è sempre pronto a venire in soccorso in ogni necessità a tutti coloro che lo servono fedelmente.

Se ci sforziamo di compiere e di custodire quanto ci ha comandato, egli non tarda a renderci quello che ci ha promesso (Sant’Ambrogio).

911 Lasciate di voi un buon ricordo sia di vita cristiana che di rettitudine umana (Sant’Ambrogio). 

910 Le gioie del mondo vanno verso una tristezza senza fine; le gioie rispondenti alla volontà del Signore, portano invece alla felicità duratura e intramontabile coloro che la coltivano assiduamente.

Quanto più avremo lottato in questo mondo per obbedire ai precetti del Signore, tanto più saremo beati nella vita futura, e tanto maggior gloria ci guadagneremo agli occhi di Dio (Sant?Ambrogio).

909 Quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte.

Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte.

Significa che dobbiamo morire come anche lui è morto: la croce, infatti, è un battesimo.

Cristo morì e fu sepolto nella carne, noi al peccato.

Perché come Cristo fu resuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.

Quando, infatti, chi è dissoluto diventa casto, chi è avaro generoso, chi è violento mite, avviene una risurrezione che è caparra di quella futura.

E di quale risurrezione si tratta?

Morto il peccato risorge la giustizia, distrutta la vita di una volta, risorge questa nuova vita angelica (San Giovanni Crisostomo).

908 Non gradisci il sacrificio e se offro olocausti non li accetti (Salmo 50).

907 La tu vuoi la sincerità del cuore e nell’intimo mi insegni la Sapienza (Salmo 50).

906 Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me divampa una battaglia, anche allora ho fiducia (Salmo 26).

905 Quando mi assalgono i malvagi per straziarmi la carne, sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere (Salmo 26).

904 Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò terrore? (Salmo 26)

903 Fiducia in Dio nei pericoli (Salmo 26).

902 Questo è veramente glorificare Dio:

affidarsi alla sua provvidenza per noi incomprensibile, e alla sua ineffabile potenza, senza cercare di scrutare o indagare, e senza dire:

Perché questo?

A che scopo? 

901 Rendete piena la mia gioia con l’unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sentimenti.

Non cerchi ciascuno il proprio interesse, ma anche quello degli altri.

Sostenete i deboli, siate pazienti con tutti, cercate sempre il bene, tra voi e con tutti ( Filippesi 2,2-4; 1 Tessalonicesi 5,14-15)

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5: Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).