(Memoriali) 21 – Rivelazioni e meditazioni da 1.901 a 2.000

Sono versetti e frasi che mi hanno colpito nelle letture sulla Sacra Bibbia Cattolica, o che le ho sentite interiormente … 

.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è rivelazioni-e-meditazioni-bl.jpg

.

2.000 “E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade”.

Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati” (Luca).

.

1.999 “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! (Matteo).

.

1.998 Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.

.

1.997 Ricorda tali cose, o Giacobbe, o Israele, poiché sei mio servo.

Io ti ho formato, mio servo sei tu; Israele, non sarai dimenticato da me.

Ho dissipato come nube le tue iniquità e i tuoi peccati come una nuvola.

Ritorna a me, poiché io ti ho redento (Isaia).

.

1.996 Così dice il re di Israele, il suo redentore, il Signore degli eserciti:

«Io sono il primo e io l’ultimo; fuori di me non vi sono dèi.

Chi è come me?

Si faccia avanti e lo proclami, lo riveli di presenza e me lo esponga.

Chi ha reso noto il futuro dal tempo antico?

Ci annunzi ciò che succederà (Isaia).

.

1.995 Se sei peccatore, non disperare; se sei giusto, non insuperbirtene (San Girolamo).

.

1.994 Tu mi hai dato molestia con i peccati, mi hai stancato con le tue iniquità. Io, io cancello i tuoi misfatti, per riguardo a me non ricordo più i tuoi peccati. Fammi ricordare, discutiamo insieme; parla tu per giustificarti (Isaia).

.

1.993 Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi (Isaia).

.

1.992 Esultate per tanti benefici che il Signore ha elargito in voi, godete di tanti suoi doni; non attribuite a voi stessi il dono che avete ricevuto da Lui, per non perdere quanto avete, ma siate convinti di non avere nulla che non abbiate ricevuto. E se l’avete ricevuto, non vantatevene come se non l’aveste ricevuto (Cfr 1 Cor 4,7), perché i doni avuti vi siano conservati e quello che vi manca di bene venga portato in voi alla sua pienezza (Dai discorsi antichi).

.

1.991 Per questi beni che cosa renderemo al Signore? Abbassiamo il capo, pieghiamo il collo e percuotiamoci il petto, dicendo col pubblicano: ” O Dio, abbi pietà di me peccatore!” (Lc 18,13)

.

1.990 Dio è glorificato in mezzo a noi quando progrediamo nei sentimenti ispirati dalla carità e pratichiamo con perseveranza i suoi comandamenti (Dai discorsi antichi).

.

1.989 Quando il Signore ci possiederà pienamente nell’intimo, egli farà che in noi che tutto sia santo, perfetto, irreprensibile (Dai discorsi antichi).

.

1.988 Prima di me non fu formato alcun dio né dopo ce ne sarà. Io, io sono il Signore, fuori di me non v’è salvatore. Io ho predetto e ho salvato, mi son fatto sentire e non c’era tra voi alcun dio straniero. Nessuno può sottrarre nulla al mio potere; chi può cambiare quanto io faccio?(Isaia).

.

1.987 Condurrò i ciechi per vie che non conoscono, li guiderò per sentieri sconosciuti, trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, i luoghi aspri in pianura. Chi segue me non camminerà nelle tenebre (Isaia – Giovanni).

.

1.986 Chi abbandono Giacobbe al saccheggio, Israele ai predoni? Non è forse stato il Signore contro cui peccarono, per le cui vie non vollero camminare, la cui legge non osservarono? Egli, perciò, ha riversato su di esso la sua ira ardente e la violenza della guerra. L’ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme senza che egli se ne accorgesse, lo ha bruciato senza che vi facesse attenzione (Isaia).

.

1.985 Beata Maria che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto (Luca).

.

1.984 Allora Maria, dopo aver ricevuto l’Annuncio dall’angelo Gabriele, disse: ” Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (Luca). Questa parola ci invita anche a noi a dire la stessa cosa al Signore.

.

1.983 Abbigliamoci non con abiti di seta, ma con opere sante! Le vesti sfarzose possono coprire le membra ma non adornare la coscienza ed è vergogna più grave incedere con vesti splendide mentre si agisce con sentimenti corrotti. Adorniamo prima la coscienza dell’uomo interiore, perché sia adorno anche l’abito dell’uomo esteriore; laviamo le macchie dello spirito perché rifulgano anche le vesti del corpo! A nulla vale lo splendore delle vesti se l’interno è sordido, perché se la coscienza è tenebrosa tutto il corpo è nelle tenebre. Ma non possediamo un mezzo per cancellare le macchie della coscienza, poiché sta scritto:” Dare in elemosina, ed ecco per voi tutto sarà mondo” (Luca). Buono è questo comandamento dell’elemosina, che rende operose le mani e mondo il cuore! (San Massimo di Torino).

.

1.982 Ma tu, Israele mio servo, tu Giacobbe, che ho scelto, discendente di Abramo mio amico, sei tu che io ho preso dall’estremità della terra e ho chiamato dalle regioni più lontane e ti ho detto: «Mio servo tu sei ti ho scelto, non ti ho rigettato». Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto e ti sostengo con la destra vittoriosa. Ecco, saranno svergognati e confusi quanti s’infuriavano contro di te; saranno ridotti a nulla e periranno gli uomini che si opponevano a te. Cercherai, ma non troverai, coloro che litigavano con te; saranno ridotti a nulla, a zero, coloro che ti muovevano guerra. Poiché io sono il Signore tuo Dio che ti tengo per la destra e ti dico: «Non temere, io ti vengo in aiuto» (Isaia).

.

1.981 Gesù venne per la sua bontà verso di noi, in quanto ci manifestò chiaramente se stesso. Vedeva il genere umano correre alla rovina, dominato dalla morte a causa della corruzione; vedeva che le minacce di Dio e il suo castigo inflitto per le colpe non facevano che accrescere la nostra corruzione, e che non avrebbe avuto senso abrogare la legge prima che venisse osservata; non gli pareva conveniente distruggere la sua stessa creazione; e d’altronde riconosceva che la malizia degli uomini andava oltremodo crescendo e che a poco a poco, contro se stessi, l’avevano portata a tal punto da non poterla egli sopportare più a lungo. Infine, vedendo che tutti gli uomini meritavano la morte, ebbe compassione del genere umano e della nostra debolezza e corruzione; non permise che la morte dominasse su di noi e la creazione finisse in totale rovina, rendendo vana l’opera del Padre, che aveva dato all’uomo l’esistenza (Sant’Anasio).

.

1.980 La salvezza è nel perdono delle colpe (Michea).

.

1.979 Perseverate e vedrete su di voi l’aiuto del Signore.

.

1.978 Chi vien meno a se stesso per unirsi al Signore, perde ciò che gli è proprio per ricevere ciò che è eterno (Sant’Ambrogio).

.

1.977 “Mi consumo dell’attesa della Tua salvezza, spero nella tua Parola” (Sal 118,18).

.

1.976 Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me (Gal 2,20).

.

1.975 Quando più grande è il desiderio dell’anima bramosa di unirsi al suo Salvatore, tanto più essa langue. Ma questo languore diminuisce la sua fragilità e accresce la sua virtù (Sant’Ambrogio).

.

1.974 “Ecco, io manderò il mio messaggero a preparare la via davanti a me” (Malachia).

.

1.973 Viene il Messia, cioè il Cristo: quando egli verrà ci annunzierà ogni cosa, egli ci indicherà le sue vie e noi cammineremo per i suoi sentieri (Michea).

.

1.972 Tutti quelli che hanno la fede ricevono la benedizione come Abramo che credette (San Cirillo d’Alessandria).

.

1.971 Dio, nella creazione, non chiuse la sua ira in testimonianza perenne. Fummo respinti in Adamo, ma di nuovo accolti in Cristo. Nel primo si ebbe la maledizione, nel secondo la benedizione. Come infatti per la caduta di uno solo morì la moltitudine degli uomini, così per la giustizia di uno solo molti vivranno (Cfr Rm 5,15).

.

1.970 Poiché l’Unigenito, uguale nella natura a Dio Padre, da ricco che era come Dio, si è fatto povero per noi, perché noi diventassimo ricchi per mezzo della sua povertà (Cfr 2 Cor 8,9); e questo per salvare ciò che era perduto, dar vigore a ciò che era debole, fasciare le ferite, ridare vita a ciò che era morto e candore a ch’era macchiato; per elevare all’adozione in figli quelli che per natura erano servi (San Cirillo d’Alessandria).

.

1.969 Chi ha retta fede abbandoni ogni desiderio terreno, e ogni sentimento delle anime interiori passi con pia convinzione dalla dissolutezza alla conoscenza dei misteri celesti e all’amore della castità, dalla malvagità alla virtù (Sant’Ambrogio).

.

1.968 Il Signore rende povero e arricchisce, abbassa ed esalta. Solleva dalla polvere il misero e innalza il povero dalle immondizie, perché sieda con i capi del popolo e occupi un seggio di gloria. Ha guardato l’umiltà della sua serva (1 Samuele – Luca).

.

1.967 Cristo, quelli che lega a sé li libera, e quelli che stringe fortemente a sé, li scioglie (Sant’Ambrogio).

.

1.966 Gesù: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò” (Mt 11,28).

.

1.965 “Chiunque commette il peccato è schiavo del peccato” (Gv 8,34). E il regno del peccato è il regno della morte, che prevalse nel mondo per lungo tempo (Sant’Ambrogio).

.

1.964 Gesù: “Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro” (Matteo).

.

1.963 Fin dall’inizio della storia il demonio ha dominato sull’uomo (Adamo) per mezzo di una donna (Eva), opponendosi a lui con il suo potere (Sant’Ireneo).

.

1.962 Abbiamo sentito dire da Cristo: ” Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò” (Matteo).

.

1.961 Eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto; la condizione disonorevole del suo popolo farà scomparire da tutto il paese, poiché il Signore ha parlato (San Cirillo di Alessandria).

.

1.960 “Beati i miti perché erediteranno la terra” (Mt 5,5).

.

1.959 “Se uno è in Cristo, è creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco, ne sono nate di nuove” (2 Cor 5,17).

.

1.958 Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto» (Luca).

.

1.957 “Nulla è impossibile a Dio» (Luca).

.

1.956 Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita. Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti (Romani).

.

1.955 Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato (Romani).

.

1.954 L’apostolo insegna che morte e risurrezione di Cristo sono strettamente in rapporto col fatto che egli è uomo. Egli regna in questo corpo glorioso fino a che, eliminate le potenze avverse e vinta la morte, no abbia sottomesso i suoi nemici (Sant’Ilario).

.

1.953 “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt 5,8).

.

1.952 “Così avverrà alla fine del mondo: Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori d’iniquità, e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi intenda” (Mt 13,40-43). Alla fine del mondo dunque sarà escluso dal suo regno tutto ciò che gli pone ostacolo (Sant’Ilario).

.

1.951 Ogni cosa è stata sottoposta a Cristo, a eccezione di Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. E anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti (cfr. 1 Corinzi). Noi veniamo sottomessi al suo corpo glorioso per partecipare alla gloria con cui regna nel suo corpo: saremo infatti resi conformi a lui (Sant’Ilario).

.

1.950 E se il giusto a stento si salverà, che ne sarà dell’empio e del peccatore?

.

1.949 Quale gioia cominciare la giornata con inni e cantici, con le beatitudini che leggi nel Vangelo! (Sant’Ambrogio).

.

1.948 Quando tempo ti rapisce il sonno, quanto gli interessi secolari e le preoccupazioni di questa vita, quanto le cose della terra! Almeno dividi il tuo tempo fra Dio e le cose di quaggiù; oppure, quando non puoi occuparti fra la gente degli affari di questo mondo perché te lo impediscono le tenebre della notte, tieniti libero per Dio, dedicati alla preghiera e, per non dormire salmeggia a voce alta, ingannando il sonno con una saggia frode! Al mattino affrettati ad andare in chiesa per portarvi le primizie di santi desideri, e poi, se le necessità di questa vita ti chiamano, non ti mancherà un motivo per dire:” I miei occhi prevengono le veglie per meditare sulle tue promesse” (Salmi) e andrai tranquillo ai tuoi affari (Sant’Ambrogio).

.

1.947 Se è lontano da Dio il cuore di chi l’onora solo con le labbra, come può essergli vicino il tuo cuore che neppure con le labbra gli rende onore? (Sant’Ambrogio).

.

1.946 Quando la prima alba del giorno ti troverà intento a meditare le parole divine, e l’atto così grande di pregare e salmeggiare sarà gioia per la tua anima, dirai ancora al Signore Gesù: ” Di gioia fai gridare le soglie dell’oriente e dell’occidente!” (Salmo) (Sant’Ambrogio).

.

1.945 “I comandi del Signore danno luce agli occhi” (Salmo).

.

1.944 Al Signore gli piace mettere alla prova i desideri della devozione tua; gli apostoli li aveva già provati. O forse, in tempo di persecuzione, è lui a prevenire, mentre in tempo di pace desidera essere prevenuto (Sant’Ambrogio).

.

1.943 Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade. Per ricondurre il cuore dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, e preparare al Signore un popolo ben disposto (Luca).

.

1.942 Giovanni Battista: “Preparate la via al Signore, appianate la sua strada”. Ci ripete oggi lo stesso grido e ci comanda di preparare la via al Signore. Questa via non è tracciata sul terreno, ma sta nella purezza della fede. Il Signore non vuole aprirsi una via sui sentieri della terra, ma nell’intimo dell’anima. Giovanni ha praticato lunghi digiuni, umiltà, povertà e verginità. Quale fedeltà più devota che l’esser sempre pronto, coi fianchi cinti, a rendere qualsiasi servizio? C’è astinenza più ammirevole nel non tener in nessuno conto le comodità della vita accontentandosi di locuste e miele selvatico? (San Massimo di Torino).

.

1.941 Il giorno del Signore è grande e terribile chi potrà sostenerlo? Or dunque ritornate al Signore vostro Dio perché egli è misericordioso e benigno (Cfr Gl).

.

1.940 Allora farò (Il Signore) tremare i cieli e la terra si scuoterà dalle fondamenta per lo sdegno del Signore degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente (Isaia).

.

1.939 Io (Il Signore) punirò il mondo per il male, gli empi per la loro iniquità; farò cessare la superbia dei protervi e umilierò l’orgoglio dei tiranni (Isaia).

.

1.938 Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminare i peccatori (Isaia).

.

1.937 Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d’infermità dicendo loro: “Rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele”. Strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date (Matteo).

.

1.936 Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!» (Matteo).

.

1.935 Noi ci chiamiamo cristiani e tutta la nostra speranza è Cristo (San Cirillo di Alessandria).

.

1.934 Il Salvatore e Signore dell’universo si comportò con molta descrizione e umiltà e quasi senza rumore, ma silenziosamente e tranquillamente per non spezzate una canna incrinata e non spegnere un lucignolo dalla fiamma smorta (Cfr 42,2).

.

1.933 Il Signore darà ai santi il premio delle loro fatiche. di questa venuta egli dice: ” Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere” (Ap 22,12). Il Cristo Gesù che abbiamo accolto come Salvatore e spettiamo come Giudice, ci salvi non secondo le opere malvagie da noi compiute, ma secondo la sua grande misericordia! (Pietro di Blois sacerdote).

.

1.932 ” Viviamo”, secondo il consiglio dell’Apostolo, con “sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio” (Tt 2,12-13). La pietà dell’uomo si esercita verso il Signore, la giustizia verso il prossimo, la sobrietà con se stessi. La venuta del Signore è un pericolo per noi se non lo aspettiamo con pietà, giustizia e sobrietà. Tre sono le venute del Signore: la prima nella carne, la seconda nell’anima, la terza nel giudizio. La prima avvenne sulla mezzanotte, la seconda al mattino, la terza a mezzogiorno. La prima venuta è già passata. Il Cristo fra gli uomini ” è apparso e con gli uomini è vissuto” (Bar 3,38). Il Cristo è venuto per dare compimento alla legge in se stesso a nostro favore, poiché, secondo l’Apostolo, un testamento ha valore solo dopo la morte del testatore. Noi siamo nella seconda venuta, se però siamo tali che egli si degni di venire a noi; siamo sicuri che, se lo amiamo, verrà e dimorerà con noi. Questa venuta però è sottoposta a condizione. Quando al terzo avvento è certissimo che accadrà, ma assolutamente incerto è il quando (Pietro di Blois sacerdote).

.

1.931 Giuro, dice il Signore, non mi adirerò più contro la terra:” Le montagne e le colline accolgano la mia giustizia, e un’alleanza di pace sarà stabile in Gerusalemme (Cfr. Salmo 71).

.

1.930 Quando sui popoli regna Cristo, che è la Pace, scompaiono i dissensi, le contese le battaglie e ogni genere di cupidigia; e più non esistono le conseguenza della guerra e il timore che ne deriva; allora ha vinto la volontà di colui che a noi dice:” Vi lascio la pace, vi do la mia pace” (Gv 14,27) (San Cirillo di Alessandria).

.

1.929 Il primo e più importante gradino per chi ascende alle cose celesti è l’abitare nella propria tenda e trascorrervi tutta la vita, notte e giorno, lontano da ogni preoccupazione e dagli affari di questo mondo; così fecero molti santi, che mai dalla tenda si allontanarono. Perciò alla domanda: ” Signore chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà nel tuo santo monte?” (Sal 14,1), risponde lo Spirito Santo per mezzo del profeta: ” Colui che cammina senza colpa e agisce con giustizia”(Sal 14,2). Il bene non va solo pensato, ma operato; la buona volontà non comincia soltanto, ma porta il bene a compimento (Sant’Ilario).

.

1.928 Dice San Paolo che Dio renderà a ciascuno secondo le sue opere. Ma ammonisce e rimprovera l’uomo che non si cura di Dio: “Ti prendi gioco della ricchezza della sua bontà e della sua tolleranza?” (Rm 2,4). Perché egli è buono con te, è longanime, è paziente, perché ti aspetta e non ti toglie dal mando, tu lo disprezzi e consideri affatto nullo il giudizio divino, e non riconosci che “la bontà di Dio ti spinge alla conversione. Tu, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere” (Rm 2,4-6) (Sant’Agostino).

.

1.927 Non piace a Dio condannare, ma vuole salvare, e perciò è paziente con i malvagi, per renderli da malvagi buoni (Sant’Agostino).

.

1.926 Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede» (Matteo).

.

1.925 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia (Matteo). 

.

1.924 Gesù, rivolto ai discepoli, in disparte disse: ” Beati gli occhi che vedono ciò che vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono” (Luca).

.

1.923 Anche ora ciascuno deve riflettere che, quando vuole, Dio vede e condanna senza dilazioni, e quando vuole pazienta. E per qual motivo? Perché se al presente non manifestasse mai il suo giudizio, crederebbero che Dio non esiste; e se lo manifestasse sempre, non riserverebbe nulla per l’ultimo giudizio (Sant’Agostino).

.

1.922 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: ” State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso” (Marco).

.

1.921 Gesù disse ai suoi discepoli:” Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini” (Matteo)

.

1.920 Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo! Non lasciatevi contaminare: siate santi, perché io sono santo (1° Cor).

.

1.919 Come Paolo ciascuno di noi non si deve gloriare se non nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per il quale egli è crocifisso al mondo e il mondo a lui (Origene).

.

1.918 “Quelli che sono giudicati degni dell’altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui» (Luca).

.

 1.917 Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia, Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. Egli mi disse: «Non temere, Daniele, poiché fin dal primo giorno in cui ti sei sforzato di intendere, umiliandoti davanti a Dio, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto per le tue parole (Daniele). 

.

1.916 Sta’ lontano dal male e fa’ il bene, perché il Signore ama la giustizia e non abbandona i suoi fedeli. Non adirarti contro gli empi, non invidiare i malfattori, perché il Signore ama la giustizia e non abbandona i suoi fedeli (Salmo).

.

1.915 Convinciamoci di questo, fratelli e sorelle: noi siamo messi alla prova da Dio e ci esercitiamo in questa vita, per esser coronati nella vita futura. Tra i giusti nessuno ha mai ricevuto la ricompensa troppo presto, ma ha dovuto aspettarla. Se infatti Dio desse subito la ricompensa che spetta ai giusti, ne avremmo certo un vantaggio immediato, ma perderemmo un’occasione per dimostrare l’amore e la speranza in Dio. La nostra non sarebbe una santità di buona lega se, anziché sull’amore, si basasse sull’interesse. Ecco perché il santo autentico e chi ama veramente, non si turba e non si sente come paralizzato nella sua attività al pensiero del giudizio divino. All’unico e invisibile Dio, al Padre della verità, a colui che ci ha inviato il Salvatore, l’autore dell’immortalità e il rivelatore della verità e della vita celeste, sia gloria nei secoli dei secoli. Amen (Autore del secondo secolo).

.

1.914 Non lasciamoci turbare vedendo che spesso i cattivi vivono nella prosperità, mentre i servi di Dio sono nella miseria (Autore del secondo secolo).

.

1.913 Compiamo dunque opere di giustizia per giungere alla salvezza. Beati coloro che obbediscono a questi precetti! Anche se per breve tempo sopportano i mali in questo mondo, un giorno raccoglieranno il frutto incorruttibile della risurrezione. Perciò non si rattristi colui che è pio se in questo mondo deve sopportare l’avversità. Lo attende un tempo felice. Allora, risorgendo con i padri, godrà per tutta l’eternità senza ombra di tristezza (Autore del secondo secolo).

.

1.912 Con una condotta santa daremo un buon esempio a tutti i giovani che intendono impegnarsi seriamente ad amare e servire Dio. Non alteriamoci e non indigniamoci quando qualcuno ci riprende. Se ci offendessimo saremmo degli stolti. La correzione infatti ha lo scopo di farci passare dal male alla via della santità. Talvolta infatti, a motivo della nostra malizia e del nostro orgoglio, pur facendo il male, non ce ne avvediamo, perché la vista del nostro spirito è annebbiata dalle passioni (Autore del secondo secolo).

.

1.911 Anch’io, pur riconoscendomi carico di mille peccati e soggetto alla tentazione, sbattuto fra tante insidie del demonio, mi sforzo di seguire la via della giustizia, cercando se non altro di accostarmi ad essa mediante il timore salutare del futuro giudizio (Autore del secondo secolo).

.

1.910 Convertitevi nell’amore di Dio , attendendo fiduciosi la salvezza del Signore nostro Gesù Cristo per la vita eterna. Rinneghiamo l’empietà e i desideri mondani, viviamo con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo (Cfr Gdt).

.

1.909 E’ buona cosa l’elemosina come penitenza dei peccati. Il digiuno vale più della preghiera, ma l’elemosina conta più di ambedue: «La carità copre una moltitudine di peccati» (1 Pt 4, 8). La preghiera, fatta con animo puro, libera dalla morte, ma è beato colui che è trovato perfetto mediante l’elemosina. Questa infatti libera dal peccato. Facciamo dunque penitenza con tutto il cuore, perché nessuno di noi perisca. Se noi abbiamo l’obbligo di richiamare altri dal culto degli idoli e istruirli, quanto più dobbiamo impegnarci a salvare tutte le anime che già godono della vera conoscenza di Dio! Perciò aiutiamoci l’un l’altro, così da condurre al bene anche i deboli e salvarci tutti, migliorandoci per mezzo della correzione fraterna (Autore del secondo secolo).

.

1.908 Restiamo saldi in ciò che crediamo, nella giustizia e nella santità, e preghiamo fiduciosamente Dio il quale ci dice: Mentre tu ancora parli, risponderò: Eccomi a te (cfr. Is 58, 9). Questa espressione include una grande promessa, poiché ci fa intendere che è più pronto il Signore a dare, che noi a chiedere. Ma poiché siamo tutti partecipi di questa grande bontà, procuriamo di non invidiarci a vicenda i beni senza numero ricevuti dal Signore. Pensiamo quanta è la gioia che quelle parole arrecano alle anime operose. Ebbene altrettanta è l’amarezza di condanna che esse portano alle anime disobbedienti (Autore del secondo secolo).

.

1.907 Siano invece confusi quanti fanno il male ai tuoi servi, siano coperti di vergogna con tutta la loro potenza; e sia infranta la loro forza! Sappiano che tu sei il Signore, il Dio unico e glorioso su tutta la terra». Infondi il tuo timore sulle nazioni che non ti hanno cercato, affinché narrino le tue meraviglie (Deuteronomio e cfr Siracide).

.

1.906 State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo» (Luca).

.

1.905 Gesù:” Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno” (Luca).

.

1.904 Così dice il Signore dell’universo, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni, e io abiterò in questo luogo in mezzo a voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori (Geremia).

.

1.903 Dice il Signore: Il mio nome è bestemmiato tra tutti i popoli (cfr. Is 52, 5). E ancora: Guai a colui a causa del quale il mio nome viene bestemmiato (cfr. Rm 2, 24). Ma perché viene bestemmiato? Perché noi non mettiamo in pratica ciò che insegniamo. Infatti la gente, sentendo dalla nostra bocca le parole di Dio, ne resta stupita, perché quelle parole sono buone, sono stupende. Ma poi, notando che le nostre azioni non corrispondono alle parole che diciamo, ecco che prorompono in bestemmie, affermando che tutto ciò non è che una favola e una serie di inganni. Sentono da noi ciò che dice Dio: Non è per voi un merito, se amate quelli che amano voi; merito lo avete se amate i vostri nemici e coloro che vi odiano (cfr. Mt 5, 46). Udendo ciò, ammirano la nobiltà di tanto amore. Ma vedono poi che noi, non soltanto non amiamo quelli che ci odiano, ma nemmeno quelli che ci vogliono bene. Allora si fanno beffe di noi e così il nome di Dio è bestemmiato. Fratelli, compiamo la volontà di Dio, Padre nostro, e faremo parte di quella Chiesa spirituale che fu creata prima ancora del sole e della luna (Autore del secondo secolo).

.

1.902 Rispose Gesù: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: “Sono io” e: “Il tempo è prossimo”; non seguiteli. Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine». Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di render testimonianza. Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime (Luca).

.

1.901 Quelli che amano la malizia del mondo, cadranno nell’inferno e rimarranno lontani dal volto di Cristo; coloro invece che amano la virtù e avranno custodito integro il sigillo dello Spirito Santo, abiteranno e vivranno insieme con lui contemplando la sua divina bellezza: “Il Signore sarà per te luce eterna, il tuo Dio sarà il tuo splendore” (Is 30,19) (San Cirillo di Alessandria).