(Lotta contro il male) 34 – Cento peccati sono più leggeri di uno? Si, se li affrontiamo nel giusto modo.

All’inferno ci va solo … chi ci vuole andare. Il Signore non ha piacere a mandarci nessuno.

Un giovane 

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disse a un vecchio sacerdote 

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“Tu dici che l’uomo che ha compiuto tutto il male possibile, se prima di morire è veramente pentito di ciò che ha fatto e chiede perdono a Dio, verrà accolto in Paradiso  e otterrà di rinascere

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Se invece uno compie un solo peccato e non si pente, finirà all’inferno e si dannerà per l’eternità.  

È giusto questo? 

Cento peccati sono più leggeri di uno?”

Il vecchio sacerdote rispose al giovane

“Se prendo un sassolino grosso così e lo depongo sulla superficie di un lago,

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andrà a fondo o galleggerà?”.

“Andrà a fondo”, rispose il giovane.

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“E se prendo cento grosse pietre, le metto in una barca e spingo la barca in mezzo al lago, andranno a fondo o galleggeranno?”

“Galleggeranno!”

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“Allora cento pietre e una barca sono più leggere d’un sassolino?”.

Il giovane non sapeva cosa rispondere. 

E il vecchio spiegò:

“Così, avviene agli uomini.

Un uomo anche se ha molto peccato ma poi si pente e si appoggia a Dio, non affonderà nell’inferno, la “barca” di Dio, richiesta con il pentimento, lo sorreggerà.

Invece l’uomo che fa il male anche una volta sola, ma non si pente e non ricorre alla misericordia di Dio, che ci viene data solo se richiesta, andrà perduto”.

In definitiva, all’inferno ci va solo chi ci vuole andare, chi non vuole andare con Dio, chi lo rifiuta, chi non lo cerca, …  e, in questi casi, Dio cosa potrebbe fare?

Forzare la scelta di andare da Lui?

Fare violenza per far cambiare idea con la forza?

Per quanto ci è dato sapere accetta questa scelta e la rispetta con dispiacere.

In effetti, il Signore, nelle Sacre Scritture ci ricorda:

Sapienza 11,23 Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi, non guardi ai peccati degli uomini, in vista del pentimento. 

Sapienza 12,10 Colpendoli invece a poco a poco, lasciavi posto al pentimento, sebbene tu non ignorassi che la loro razza era perversa e la loro malvagità naturale e che la loro mentalità non sarebbe mai cambiata,

Siracide 18,21 Umìliati, prima di cadere malato, e quando hai peccato, mostra il pentimento.

2 Corinzi 7,10 Perché la tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la tristezza del mondo produce la morte.

Siracide 4,26 Non arrossire di confessare i tuoi peccati, non opporti alla corrente di un fiume. 

Matteo 21,31 Quale dei due fece la volontà del padre?” 

Essi gli dissero: “L’ultimo”.

E Gesù disse loro: 

“Io vi dico in verità: I pubblicani e le prostitute entrano prima di voi nel regno di Dio”.

Però, chi può scrutare la sua infinita misericordia? 

Capire cose che noi noi siamo in grado di fare? 

Il suo modo di agire?

Sicuramente io non ne sono capace e mi limito a riportare queste poche considerazioni già note.  

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.