(Cammino Neocatecumenale) 04/04 – Missione Evangelizzatrice

Missione Evangelizzatrice


“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.

Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Da questo sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,34S)

Lo Spirito Santo ha suscitato nel Cammino Neocatecumenale varie forme di evangelizzazione, di missione apostolica e di consacrazione, che sono state confermate e incoraggiate dai vari Pontefici della Chiesa.

Carismi


Parrocchia – Comunità di Comunità

Con l’annuncio del Kerigma, nella parrocchia sorgono comunità, fratelli che vivono questa iniziazione cristiana.

Progressivamente cominciano ad apparire tra di loro i segni della fede, l’amore al nemico.

Questo “miracolo morale” chiama anche i lontani all’incontro con Gesù Cristo.

E la comunità cristiana porterà l’Amore di Dio a tutti gli uomini.

Parrocchia Comunità di comunità

«Voi non solo fate apostolato perché siete quello che siete, in uno stimolo alla riscoperta e al recupero di valori cristiani veri, autentici, effettivi che potrebbero altrimenti restare quasi nascosti, sopiti e quasi diluiti nella vita ordinaria.

No!

Voi li mettete in evidenza, li fate emergere, e date loro uno splendore morale veramente esemplare perché così, con questo spirito cristiano, voi vivete questa comunità Neocatecumenale».

«Quanta gioia e quanta speranza ci date con la vostra presenza e la vostra attività!

Sappiamo che nelle vostre comunità voi vi adoperate insieme a comprendere e sviluppare le ricchezze del vostro Battesimo e le conseguenze della vostra appartenenza a Cristo …

Vivere e promuovere questo risveglio è quanto voi chiamate una forma di catecumenato “post-Battesimale” che potrà rinnovare nelle odierne comunità cristiane quegli effetti di maturità e di approfondimento, che nella Chiesa primitiva erano realizzati dal periodo di preparazione al Battesimo.

Voi lo portate dopo: il prima e il dopo, direi, è secondario.

Il fatto è che voi mirate all’autenticità, alla pienezza, alla coerenza, alla sincerità della vita cristiana».

S. Paolo VI, 8 maggio 1974

«La prassi e la norma della Chiesa hanno introdotto la santa abitudine di conferire il battesimo ai neonati, lasciando che il rito battesimale concentrasse liturgicamente la preparazione che, ai primi tempi, quando la società era profondamente pagana, precedeva il battesimo, e che era detto catecumenato.

Ma nell’ambiente sociale di oggi questo metodo ha bisogno d’essere integrato da una istruzione, da una iniziazione allo stile di vita proprio del cristiano, successiva al battesimo, cioè da un’assistenza religiosa, da un allenamento pratico alla fedeltà cristiana, da un inserimento effettivo nella comunità dei credenti, che è la Chiesa…

Ecco la rinascita del nome «catecumenato», che certamente non vuole invalidare né sminuire l’importanza della disciplina battesimale vigente, ma la vuole applicare con un metodo di evangelizzazione graduale e intensivo, che ricorda e rinnova in certo modo il catecumenato d’altri tempi.

Chi è stato battezzato ha bisogno di capire, di ripensare, di apprezzare, di assecondare l’inestimabile fortuna del sacramento».

S. Paolo VI, 12 gennaio 1977

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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ISignore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.