(Cristianesimo cattolico)* 19 – Ciascuno sarà giudicato in base alle proprie azioni

Colui che ha peccato, e non altri, deve morire; il figlio non sconta l’iniquità del padre né il padre l’iniquità del figlio.

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Il profeta Ezechiele(Michelangelo, volta della Cappella Sistina)

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Mi fu rivolta questa parola del Signore:

«Perché andate ripetendo questo proverbio sul paese d’Israele:

I padri han mangiato l’uva acerba e i denti dei figli si sono allegati?

Com’è vero ch’io vivo, dice il Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele.

Ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi pecca morirà.

Se uno è giusto e osserva il diritto e la giustizia, se non mangia sulle alture e non alza gli occhi agli idoli della casa d’Israele, se non disonora la moglie del suo prossimo e non si accosta a una donna durante il suo stato di impurità, se non opprime alcuno, restituisce il pegno al debitore, non commette rapina, divide il pane con l’affamato e copre di vesti l’ignudo, se non presta a usura e non esige interesse, desiste dall’iniquità e pronunzia retto giudizio fra un uomo e un altro, se cammina nei miei decreti e osserva le mie leggi agendo con fedeltà, egli è giusto ed egli vivrà, parola del Signore Dio.

Ma se uno ha generato un figlio violento e sanguinario che commette azioni inique, mentre egli non le commette, e questo figlio mangia sulle alture, disonora la donna del prossimo, opprime il povero e l’indigente, commette rapine, non restituisce il pegno, volge gli occhi agli idoli, compie azioni abominevoli, presta a usura ed esige gli interessi, egli non vivrà; poiché ha commesso azioni abominevoli, costui morirà e dovrà a se stesso la propria morte.

Colui che ha peccato, e non altri, deve morire; il figlio non sconta l’iniquità del padre né il padre l’iniquità del figlio.

Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità.

Ma se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutti i miei precetti e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà.

Nessuna delle colpe commesse sarà ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato.

Forse che io ho piacere della morte del malvagio — dice il Signore Dio — o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?

Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette l’iniquità, imitando tutte le azioni abominevoli che l’empio commette, potrà egli vivere?

Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà.

Voi dite:

Non è retto il modo di agire del Signore.

Ascolta dunque, popolo d’Israele:

Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?

Se il giusto si allontana dalla giustizia per commettere l’iniquità e a causa di questa muore, egli muore appunto per l’iniquità che ha commesso.

E se l’ingiusto desiste dall’ingiustizia che ha commesso e agisce con giustizia e rettitudine, egli fa vivere se stesso.

Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà.

Eppure gli Israeliti van dicendo:

Non è retta la via del Signore. O popolo d’Israele, non sono rette le mie vie o piuttosto non sono rette le vostre?

Perciò, o Israeliti, io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta.

Oracolo del Signore Dio.

Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l’iniquità non sarà più causa della vostra rovina.

Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.

Perché volete morite, o Israeliti?

Io non godo della morte di chi muore. Parola del Signore Dio. Convertitevi e vivrete». 

(Dal libro del profeta Ezechiele 18, 1-13. 20-32)

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).