Parabole di Gesù e commenti 17 – I primi e gli ultimi nella vigna del Signore

Non posso fare delle mie cose quello che voglio?

Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?

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Matteo 20,1-16

1 «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna.

2 Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.

3 Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati

4 e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono.

5 Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. 

6 Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi?

7 Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.

8 Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi.

9 Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.

10 Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero un denaro per ciascuno.

11 Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo:

12 Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo.

13 Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro?

14  Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te.

15 Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?

16 Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».

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Commento di don Antonio Rungi – clicca qui 

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5: Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).