(Memoriali) 22 – Rivelazioni e meditazioni da 2001 a 2100

Sono versetti e frasi che mi hanno colpito nelle letture sulla Sacra Bibbia Cattolica, o che le ho sentite interiormente … 

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2100 Siamo afflitti, ma sempre lieti; poveri, facciamo ricchi molti; gente senza nulla, possediamo tutto:

il Signore del cielo e della terra.

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2099 Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti.

Certa è questa parola:

Se moriamo con lui, vivremo anche con lui; se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, anch’egli ci rinnegherà; se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.

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2098 Ogni vivente dia lode al Signore.

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2097 Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

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2096 ll Signore mi ha provato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte.

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2095 Ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole.

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2094 Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti.

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2093 Dio voglia che anche nel futuro riusciamo a diventare quello che speriamo di essere e che l`amore di Dio ci ha preparato! 

Egli esige poco da noi, però ora e sempre fa grandi doni a coloro che lo amano. 

E allora, pieni di speranza in lui, soffriamo tutto e sopportiamo tutto lietamente.

Abbiamo il coraggio di rendergli grazie sempre e dappertutto, nella gioia e nel dolore. 

Convinciamoci che le tribolazioni sono strumento di salvezza.

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2092 La fisionomia e l’impronta che ci caratterizza è quella di Dio.

Perciò solo lui può riconoscerci per quel che siamo.

Conseguentemente passano in seconda linea le differenze e le distinzioni fisiche e sociali, che pur certamente esistono fra gli uomini. 

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2091 E` necessario che io sia sepolto con Cristo, che risorga con Cristo, che sia coerede di Cristo, che diventi figlio di Dio, anzi che diventi come lo stesso Dio.

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2090 Dio, giusto giudice che rende palesi le cose occulte.

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2089 Mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 

Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo:

quando sono debole, è allora che sono forte. 

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2088 Gesù va a cercare la pecora perduta, perché ognuna è molto importante per lui e quella è la più bisognosa, la più abbandonata, la più scartata; e lui va a cercarla.

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2087 Se siete in Cristo, non siete voi a parlare, ma parla in voi lo Spirito del Padre.

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2086 Si ricercano le molte attenzioni a proprio danno, perché tolgono la serenità.

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2085 «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi».

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2084 Se tu gioisci quando gli uomini ti lodano e approvano le tue opere buone, mentre quando ti biasimano vieni meno nel fare il bene e pensi quasi di aver perduto il frutto delle opere buone perché trovi chi ti critica; allora non sei una persona salda: non appartieni alla terra che “non sarà mai scossa” (Sal 92,1).

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2083 Stare in continuo contatto con il Signore e seguire le vie da Lui indicate.

Se organizzi tu, senza seguire le vie del Signore, Satana che sa organizzare meglio di te, ti sconfigge in partenza.

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2082 E’ necessario morire alle tentazioni di modo che, una volta morte ad esse, non ci nuocciono più.

Non con le nostre forze, chiediamo l’aiuto del Signore affinché ci dia la forza per farlo.

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2081 Gesù rispose loro:

“Ve l’ho detto e non credete; le opere che compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me” (Gv 10,25).

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2080 Un aiuto per discernere la volontà di Dio in noi:

Il Signore ci guida attraverso la coscienza, con l’approvazione o la disapprovazioni delle azioni, ci fa capire se siamo sulla via giusta o no. In che modo?

L’azione, prima di essere attuata, inizia a maturare nella mente, però attenzione, può essere ispirata dal Signore o da Satana, già da qui, se ispirata da Signore sentiamo l’approvazione, cioè la coscienza non ci rimprovera nulla, ci sentiamo sereni e nessuna agitazione interna, quindi possiamo capire che è il caso di andare avanti.

Da tener presente che in base alla nostra apertura del cuore e all’azione dello Spirito Santo, tante volte, lo Spirito Santo, ci suggerisce soprattutto cosa fare, prima che lo pensiamo noi, come un venticello leggero, senza farci violenza e, man mano che lo facciamo, ci fa capire cosa desidera che facciamo dopo, con un pensiero appena percettibile, se sfugge personalmente non lo ricordo più e mi torna in mente di tanto in tanto, quindi occorre molta vigilanza.

Nel caso di una nostra decisione, nel dubbio se sia ispirata dallo Spirito Santo, è bene pensare una cosa da fare e lasciarla lì in “maturazione” finché non ci sono delle schiarite, dei segnali positivi per andare avanti, o negativi da interrompere.

Nel caso l’ispirazione provenga da Satana bisogna tener presente che l’oggetto della tentazione è chiaro e nitido, non ti lascia dubbi sull’interpretazione e ti “martella” fin quando non la soddisfi.

Di contro, se l’ispirazione proviene dallo Spirito Santo, i messaggi sono dolci, non invadenti, non ci fanno violenza e ci lasciano liberi, senza “martellarci” su ciò che vorrebbe noi facessimo, sono come un venticello leggero.

Capire la volontà del Signore su di noi va chiesta con la preghiera e soprattutto con il cuore aperto a volerla fare, poi arriva, nei suoi tempi e non nei nostri, in base alla nostra apertura del cuore.

Ovvero, all’atto pratico e a mo’ di esempio, se il messaggio di risposta completo, da parte dello Spirito Santo, è di 10 parole e il nostro cuore è pronto ad accogliere una/due … , percepiremmo la sua risposta pari a una o due parole o più, appunto, in base all’apertura del nostro cuore.

Ecco com’è la sua non violenza e il rispetto per le nostre libere decisioni.

Non avvertiamo nulla se non chiediamo nulla al Signore, se il nostro cuore è chiuso, comunque, la sua presenza nella nostra vita ce la fa sentire di tanto in tanto, come dire, se tu vuoi ci sono sempre per te, apri il tuo cuore, fammi un po’ di posto, comincia a riservarmi un piccolo spazio, anche piccolo piccolo, mi accontento.

Per chi gli ha aperto il cuore abbastanza le risposte, o le indicazioni su cosa fare, arrivano anche se non richieste, segno che chi ha aperto il cuore è sempre in attesa della manifestazione del Signore, con la mente e il cuore protese a cercare la sua Volontà, anche se non c’è un argomento specifico in dubbio, però con la consapevolezza che le sue indicazioni sono ben accette.

In questo caso, il nostro libero arbitrio, viene “allenato” all’attenzione cosciente dei suoi segnali e stimolato in continuazione per cui, senza pensarci, stiamo in ascolto delle sue indicazioni.

Se, ad esempio, dovesse sfuggirci qualcosa perché il nostro pensiero è proteso verso altre cose per nostra debolezza, dopo tempo ritorna e, se siamo stati vigilanti, non ci sfugge nuovamente, per non dimenticare ho iniziato a scrivere queste sensazioni per ripassarle periodicamente.

Come dicevo riguardo alle nostre azioni, una volta iniziate e la nostra coscienza non ci ha rimproverato nulla, possiamo andare avanti, ma non è detto fino alla fine, può darsi che, nel durante, sentiamo la disapprovazione, allora è bene fermarsi e chiedersi del perché, ovvero chiederlo al Signore e restare in fiduciosa attesa, consapevole che i nostri tempi non sono i suoi tempi, comunque fermarsi … c’è qualcosa che non va.

Se state lottando per prendere una decisione o per discernere la volontà di Dio per voi, fate questo test: quale decisione vi offre profonda pace interiore e gioia?

È una verità semplice, ma è facile dimenticarla: la pace viene da Dio, mentre l’irrequietezza viene dal demonio.

Seguite quello che vi dona una pace reale e duratura, e saprete che state mettendo fedelmente in pratica la volontà di Dio per voi.

Qualsiasi attività, non ispirata dallo Spirito Santo, è deleteria per noi.

La si riconosce perché crea ansia e tensione sia al solo pensiero di iniziarla che nel durante.

Per cui attenzione a questi segnali, che sono prima lievi e poi, se abbiamo dato il nostro assenso, diventano più pressanti e, per toglierli di mezzo, li soddisfiamo al posto di resistere,  aggravando la nostra situazione.

Prima di fare qualcosa concentrarsi sull’azione dello Spirito Santo in noi che ci guida sul da farsi, se inizialmente non ci sono tensioni e ansia, seguitare, se vengono fuori nel durante fermarsi, interrogarsi del perché e attendere chiarificazioni dallo Spirito Santo, se non arrivano fermarsi comunque e restare in attesa.

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2079 Un ritmo troppo veloce nel fare le cose, impedisce di ascoltare il nostro intimo che ci guida a darne la giusta valutazione.

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2078 Noi siamo lampada non per godere da soli della luce, ma per ricondurre chi è smarrito (San Giovanni Crisostomo).

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2077 Se cercassi di fare io la Volontà di Dio non sarei capace di portarne il peso, potrei allontanarmi al posto di avvicinarmi.

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2076 Il male e il bene che ci si presenta giornalmente, che proviene dal Signore, non procura ansia, tensione e altro destabilizzante, ma ci lascia sereni prima dell’azione e soprattutto dopo, se ciò non avviene proviene da satana, qualsiasi cosa essa sia.

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2075 I casi sono due; o facciamo noi la nostra storia o viviamo in quella che Dio ha fatto per noi.

Se la facciamo noi, poiché è insicura, la viviamo nell’ansia della buona riuscita e perdiamo la serenità.

Per colmarle, poi, siamo portati a mangiare, diventiamo irritabili, il nostro cuore, proteso altrove, non ascolta i richiami di coscienza del Signore e ci allontaniamo dalla retta via.

Inoltre, la mente, essendo impegnata a decidere la propria storia, non è in grado di seguire il modo suggerito dalla Spirito Santo, diventa satura ed incapace di capire le cose più naturali tipo una lettura della Bibbia e a concentrarsi su ciò che si fa quotidianamente, con il risultato di farlo in modo meccanico e di non ricordarsene nemmeno dopo averlo fatto.

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2074 Concupiscenza degli occhi:

voler apparire in un certo modo, auto, moto, abiti firmati, sciccherie varie, per stare al centro dell’attenzione ed essere annoverato tra i primi, tra quelli che contano. 

Viviamo in questo mondo con sobrietà, giustizia e pietà.

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2073 Non anteporre nulla ai comandamenti di Dio.

Le attività quotidiane: ritardo le lodi mattutine attratto da ciò che sul pc stimola la mia concupiscenza o da ciò che mi attrae (satana lavora su ciò che ci attrae per allontanarci dal Signore), fanno si che resto bloccato in casa fino alla tarda mattinata. 

Conseguentemente si ha che ho preferito anteporre “altro“ alla preghiera e non ho espletato le attività ordinarie della giornata che portano alla santità ordinaria.

 Inoltre, anteponendo altro alla preghiera, durante questa affiorano alla mente le cose che gli abbiamo anteposto e, nella preghiera, mancando il trasporto spirituale, ci sfuggono i messaggi che il Signore ci manda.

 Perché, appunto, Egli ci parla nella preghiera ben fatta, ci guida, ci suggerisce, ci ammonisce, ci apre gli occhi.

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2072 Quando il pensiero di fare una determinata cosa affiora nella mente, attendere prima di agire, se diventa ossessivo è cattivo, se ti lascia sereno è buono.

Poniamo il caso che sia cattivo, se lo accetti e lo fai tuo facendolo scendere nel cuore, significa che in esso hai riservato un posto a satana, da qual momento comincerà a reclamare i suoi “diritti”, soddisfacendoli gli farai sempre più posto finché ne prenderà il pieno possesso.

Se dovesse succedere questo cosa fare?

All’inizio, appena compiuta l’azione, si avverte una tensione interna causata dalla coscienza che ci avverte ulteriormente di aver compiuta un’azione cattiva e si sente che satana reclama i suoi diritti, nel senso che ti sollecita a ripeterli.

E’ bene chiedere perdono al Signore, io appena fatto recito il Salmo 50, e chiedergli di allontanare da noi quel tipo di azione che abbiamo compiuto, se c’è in noi, effettivamente, questa contrizione del cuore e la richiesta è veramente sentita, entro tre giorni avvertiamo il perdono e riceviamo la forza di non ricaderci, anche se poi ci ricadiamo.

Se non lo facciamo subito e il male ha preso dimora in noi in modo più consistente, il modo di agire è sempre quello descritto sopra, ma diventa tutto più difficile.

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2071 Quando succede qualcosa di poco piacevole cerco di uscirne subito ripristinando la situazione a prima che succedesse, invece devo attendere, vivere quella situazione perché il Signore vuole parlarmi attraverso di essa.

 Poi, a mente serena e messaggio ricevuto, mi sarà più facile discernere.

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2070 Se non sono in ordine con le normali attività quotidiane, il cervello quasi si blocca e non riesco a fare bene niente delle attività extra ordinarie.

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2069 I pensieri continui che distraggono la nostra attenzione dalle cose ordinarie giornaliere e che non c’entrano nulla con esse, sono le tentazioni, satana ci tenta nei nostri punti deboli, chiedere perdono al Signore di essi e affidarglieli affinché ce ne preservi.

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2068 Stai tranquillo … rimani all’ascolto della mia voce. 

Non fare niente di tua iniziativa, perché il mio Spirito è all’opera.

Prendi nuove forze alla mia presenza e non smettere di cercare il bene.

Parla di meno e prega di più.

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2067 Pensiero fisso sul Signore che mi guida, ascolto dei suoi insegnamenti e metterli in pratica, sempre.

Preghiera ben fatta per non uscire da questa situazione.

Ascolta, fai bene e con amore la storia che il Signore ha fatto per te, non organizzare nulla. 

Se sei angosciato, agitato, in tensione … non sei nella volontà di Dio.

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2066 Non potrei trasgredire l’ordine del Signore per fare cosa buona o cattiva di mia iniziativa, ciò che il Signore mi dirà, solo quello io farò o dirò.

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2065 E’ grave servirsi della parola di Dio per cercare la propria gloria, come si potrebbe fare su Facebook o in altre circostanze simili. 

Giuda Iscariota voleva che si vendesse il profumo con il quale Maria lavava i piedi a Gesù per darlo ai poveri, non perché gli importasse dei poveri ma per rubarlo in quanto teneva la cassa, usava la parola di Dio per un tornaconto personale, come si potrebbe fare, appunto, su Facebook, per cercare la propria gloria.

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2064 Un cieco non può guidare un altro cieco.

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2063 A tutti comanda di essere luce nel mondo e sale sulla terra affinché gli altri vedano le nostre opere buone e glorifichino Dio. 

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2062 Il Signore invia a profetizzare, non possiamo farlo noi arbitrariamente. 

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2061 Se devi dare aspettando una contro partita, non dare, fallo solo se riesci a non attenderti nulla.

 Non si deve legare la propria vita alle aspettative che un altro dovrebbe dargli. 

Se il pensiero è su cosa potrebbero dargli gli altri, il Signore non si fa presente, è come se fosse inopportuno.

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2060 Se sei in anticipo sui tempi dei lavori da fare hai una gioia super, in linea una normale gioia, indietro uno stato d’animo ansioso. 

Per alleviare queste inutili attese non si deve “allenare” il libero arbitrio ad attenderle, ma pensare a ciò che il Signore dice a lui, poi, se il Signore vorrà, e lo fa capire attraverso la coscienza, potremo fare o dire agli altri ciò che lui ci comanderà. Il tal modo il pensiero si allenta sugli altri e si concentra su Dio.

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2059 Nei discorsi non lasciare sospeso eventuali risposte che potrebbero non arrivare e accrescerebbero le delusioni per l’eventuale mancato affetto.

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2058 Il codipendente affettivo, cerca in un altro, narcisista o borderline, l’affetto che loro non possono dare perché non ce l’hanno. 

Per cui non è bene creare situazioni dove aspettarsi quell’affetto.

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2057 Spendi il tuo tempo per le cose del Signore, se lo spendi per altro è tempo perso.

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2056 La cosa più importante per te è quello che metti al primo posto.

Se faccio delle cose di mia iniziativa, l’attenzione si focalizza lì e mi aspetto, inconsciamente, il buon esito di quell’azione perché soddisferebbe la mia necessità di approvvigionarmi energeticamente di cose ben fatte, dovute alla codipendenza affettiva.

Quindi cerco la mia gloria, di soddisfare le mie necessità, mediante l’approvazione degli altri e non nel Signore. In questi momenti, poi, sono debole e privo di energie.

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2055 Disconnettermi, emotivamente, dalle persone e dalle cose.

 Pormi in condizioni di non attendere risposte, tantissime persone non rispondono (se sono privi di empatia non percepiscono che è bene farlo, per cui accettarle così come sono).

Se non mi disconnetto da esse, tutto questo può procurarmi ansia e gonfiore alla pancia.

 Se il nostro parlare è SI SI NO NO, non ci si connette ad altri, se ci aggiungiamo qualcosa, che potremmo farne a meno, ne viene fuori che ci aspettiamo una risposta al nostro tentativo di metterci al centro dell’attenzione e temendo possa essere negativa entriamo nell’ansia con le relative conseguenze.

Il codipendente affettivo è molto vulnerabile in questo punto perché, per trauma infantile, cerca sempre l’approvazione delle proprie azioni. 

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2054 Prima le cose spirituali poi quelle materiali.

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2053 Se qualcuno ti chiede, rispondi e sia il tuo parlare si si no no, il di più proviene da Satana, altrimenti taci.

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2052 Non ingolfarti di cose da fare.

 Lascia un lasso di tempo, anche se breve, fra un’attività e un’altra.

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2051 Santità è fare bene e con amore le normali attività quotidiane, lasciando le cose meglio di come le hai trovate.

Fatte in anticipo ti elimina anche lo stress.

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2050 Hobby: no tutti i giorni, altrimenti crea dipendenza.

2049 Il cibo, non necessario, soprattutto i dolci, servono a colmare uno stato di ansia esistenziale, difensiva, da presunti attacchi psicologici o già avvenuti, tendenti a dominare, oppure da legame emotivo con cose terrene, o dal parlare diverso dal SI SI NO NO. 

Con il distacco emotivo da persone e cose, tutto ciò non avviene.

Nel caso resisti e chiedi l’aiuto a Maria.

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2048 Il giusto modo sull’uso del denaro è quello di utilizzarlo per dare Gloria a Dio come impiego primario, secondario per uso personale per condurre una vita sobria e priva di vizi.

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2047 L’ansia è generata:

– quando si prendono delle iniziative che non si dovrebbero prendere – quando si confida nella risposta di qualcuno

– quando si sopportano con le proprie forze alcune persone e ci si trova nuovamente a contatto

– quando si mette il denaro al primo posto

– quando non vuol morire a certe situazioni che ci tengono schiavi.

2046 Nei momenti in cui ci si sente privi di forze e mancanza di pace e serenità, sentendoci come vuoti dentro, al posto di viverli così come vengono perché il Signore permette che siano così, si cerca, erroneamente, delle approvazioni, come per risollevarsi, facendo delle azioni tendenti a questo.

 D’altronde, vivere questi momenti, è come abituare il nostro libero arbitrio a non cercare gratificazioni effimere.

2045 Occorre pazienza, molta pazienza, verso tutti e per qualsiasi cosa. 

Anche sugli altri il Signore ha un progetto di salvezza, noi non lo conosciamo e non sappiamo i suoi tempi, quindi rispetto massimo, verso gli altri, se hanno un comportamento che a noi non piace.

Anzi, quando riscontriamo questo, è un segnale che ci fa capire che noi siamo affetti dallo stesso problema e correggerci, per cui dovremmo ringraziare queste persone.

Se poi ci dà fastidio e non ce la facciamo, teniamoci lontano da essi e, comunque, con il nostro parlare SI SI NO NO, evitiamo di aprire la porta del cuore a Satana e venirne coinvolti emotivamente. 

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2044 Siamo sale della terra e luce del mondo, rispondiamo se ci viene chiesto altrimenti tacciamo, sii il vostro parlare si si no no, affinché gli altri vedano le nostre opere buone e glorifichino il Signore.

 Il di più viene da Satana, (egli ci ispira a voler stare al centro dell’attenzione, a far vedere che noi valiamo) 

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2043 Fare delle opere con la purezza di cuore, non ispirate dal Signore, crea tensioni e toglie la serenità, in quanto fatte di nostra iniziativa.

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2042 Azzerare tutti i lavori che avremmo dovuto fare nel passato, non prenderne di nuovi di nostra iniziativa.

 Lasciare le cose meglio di come sono state trovate

– Esempio nei comportamenti e a voce (se interrogato).

In pratica tenerci liberi da tutte le zavorre non utili alla nostra santità, con solo impegno di fare ciò che il Signore ci ordinerà nell’ordinarietà della vita, sempre pronti a soddisfare ogni sua richiesta, senza ansie legate a non so che cosa.

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2041 Veniamo giustificati non per noi stessi, né in virtù della nostra sapienza e intelligenza o pietà, né per le opere compiute con purezza di cuore, ma in virtù della fede, nella quale Iddio onnipotente fin dalle origini ha giustificato tutti gli uomini.

A lui sia gloria nei secoli eterni.

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2040 Borderline: da bambina ha dato amore ed è stata traumatizzata nel ricevere del male, anche involontariamente, in contraccambio.

Da adulta ha paura a dare amore per non ricadere nella stessa situazione. 

Se ha una persona che l’ama e lei vorrebbe contraccambiare non lo fa per paura di passare la stessa situazione infantile, anzi fa il contrario cercando di distruggere quella situazione affinché non si innamori e non va incontro a eventuale delusione.

Quindi per stare bene e far si che non procuri del male, deve vivere una situazione sentimentale non intensa, distaccata, fredda.

Più amore riceve e più cerca di distruggere, meno ne riceve e più cerca quell’amore che le manca. 

A differenza del narcisista che comunque cerca sempre di fare del male, per provocare una reazione e, quindi, approvvigionarsi energeticamente. 

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2039 Abituando il libero arbitrio a pensare agli altri, lo disabituiamo all’attenzione cosciente su noi stessi, per cui tutte le emozioni che ci riguardano ci scivolano addosso e le dimentichiamo subito. 

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2038 Rallentare il modo di fare, portare un ritmo non veloce, leggere attentamente, parlare con un ritmo piuttosto lento che veloce, non precipitarsi a fare le cose, calma, calma.

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2037 Le cattive abitudini, quando il Signore ce le toglie, sono dolorose perché ci devono far riflettere che quella via non è buona per noi, se fossero dolci e belle come potremmo capire che non sono buone per noi? 

Anzi saremmo portati a capire il contrario.

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2036 Sii il tuo parlare si si no no il di più viene da satana (sperimentato, come del resto tutte le parole del Signore, che vanno interpretate alla lettera).

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2035 Non confidare su nessuno:

“Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore si allontana il suo cuore.” (Geremia 17,5).

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2034 Non concentrarsi sulle persone o su tutto ciò che ci circonda, non porre l’attenzione su di loro per decidere cosa fare, ma sul Signore e agisci ascoltando la tua coscienza, il resto viene per conseguenza.

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2033 Conservarsi puri da questo mondo.

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2032 Evitare le abitudini, anche se non necessariamente cattive, che non conducono al Signore.

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2031 Educa, nel giusto modo, il libero arbitrio per non andartene fuori dalla volontà di Dio.

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2030 Se non si è in ordine con le normali attività quotidiane, il cervello quasi si blocca e non si riesce a fare bene niente delle attività ordinarie ed extra ordinarie.

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2029 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge.

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2028 Gesù disse:

” Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua”. 

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2027 Gesù, agli attacchi diretti e indiretti, non risponde mai nulla, passa oltre.

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2026 Se le cose fatte in ritardo generano ansia, stress e altre problematiche. 

Allora facciamole in anticipo, così generiamo il contrario.

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2025 15.02.2021 Siamo giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge (Gal 2,6).

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2024 Chi vive con timore e carità , preferisce soffrire che far soffrire, e subire l’umiliazione piuttosto che turbare la bella e santa armonia, propria della tradizione cristiana.

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2023 Codipendente affettivo, se tutto ciò che fa non ha esito positivo ci sta male perché non tiene conto che tutto si svolge secondo la volontà di Dio.

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2022 Con l’aggressione verbale si cerca di porre il nostro interlocutore in stato di sottomissione per poterlo dominare, chiaro segno di debolezza e insicurezza.

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2021 Se ti mostri debole sei soggetto ad aggressioni, se ti mostri forte e vedi la sottomissione degli altri, ti allontani dal Signore e non vivi sereno.

Essere quello che sei è l’ottimale, debole o forte che sia nelle varie circostanze, senza organizzarti in merito, affida le debolezze al Signore e chiedigli la guarigione.

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2020 Non riesco a contenere la gioia che il Signore mi dà, la dilapido subito, non sono pronto a ricevere tutto ciò che può darmi.

Perché il mio parlare, quando cado, non è SI SI NO NO, per cui apro le porte a Satana e, conseguentemente, mi allontano dal Signore.

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2019 Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo.

Mediante la carità siate al servizio gli uni degli altri (Gal 6,2.5).

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2018 Quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte.

 Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte.

Significa che dobbiamo morire come anche lui è morto: la croce, infatti, è un battesimo. 

Cristo morì e fu sepolto nella carne, noi al peccato.

Perché come Cristo fu resuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.

Quando, infatti, chi è dissoluto diventa casto, chi è avaro generoso, chi è violento mite, avviene una risurrezione che è caparra di quella futura. E di quale risurrezione si tratta?

Morto il peccato risorge la giustizia, distrutta la vita di una volta, risorge questa nuova vita angelica (San Giovanni Crisostomo).

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2017 Evitare le abitudini, anche se non necessariamente cattive, che non conducono al Signore.

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2016 Educa, nel giusto modo, il libero arbitrio per non andartene fuori dalla volontà di Dio.

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2015 Se non si è in ordine con le normali attività quotidiane, il cervello quasi si blocca e non riesco a fare bene niente delle attività extra ordinarie.

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2014 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge.

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2013 Le cattive abitudini, quando il Signore ce le toglie, sono dolorose perché ci devono far riflettere che quella via non è buona per noi, se fossero dolci e belle come potremmo capire che non sono buone per noi?

Anzi saremmo portati a capire il contrario.

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2012 Quando pecco e il Signore mi corregge ci sto male, ma poi, dopo il pentimento sincero arriva una grande gioia. 

Nessuno è esente dal peccato.

Il Signore permette che uno sbagli per abituarlo al pentimento, allo stare in ascolto e per correggerlo.

Dopo che è avvenuto questo ringraziarlo con il cuore.

Dopo il peccato ci si sente spossati e senza energie, giusto, altrimenti come ce ne accorgeremmo?

 Senza energie, poi, si è portati a mangiare, soprattutto i dolci, per recuperarle.

Queste correzioni, poi, avvengono secondo i tempi che il Signore conosce, quando Lui reputa che siamo pronti. 

Noi non possiamo correggerci da soli (Salmo 35) ma è necessario che facciamo come se tutto dipendesse da noi consapevoli che niente dipende da noi.

Se poi permette che si pecchi, rientra sempre nella sua volontà, per farci capire meglio le nostre debolezze, per fortificarci, per abituarci a chiedere perdono e per comunicare agli altri ciò che volevamo dire loro a parole o da esempio con il nostro comportamento.

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2011 Se ti si chiede rispondi, altrimenti taci, anche se sai che una cosa possa essere utile agli altri, è il Signore che fa la storia e Lui sa come dove e quando.

Intervenendo è come voler guidare gli altri, essere dio al posto di Dio.

I bambini non bisogna lasciarli sbagliare affinché imparino?

Per gli adulti è la stessa cosa, bambini sbagli da bambini, adulti sbagli da adulti.

Forse gli adulti non devono essere educati dal Signore nei propri sbagli?

Tu sai e puoi tutto?

Non ti educa continuamente il Signore?

Gli altri sono come te.

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2010 Gli approvvigionamenti energetici psicologici, sono come una fame o una sete forte e improvvisa, come una dipendenza, chiedono di essere soddisfatti e, per togliersi l’assillo, lo si soddisfano.

Invece bisogna resistere così si abitua il libero arbitrio ad una nuova condizione.

 Tutto questo, come qualsiasi altra cosa, però, non rientra nelle forze razionali umane ma è una grazia che va chiesta al Signore. 

Saperlo, comunque, è già un dono del Signore.

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2009 Nelle riflessioni abituare il libero arbitrio a vedere le cose che tutto dipende dal Signore.

A ragionare con il pensiero su di Lui per avere le ispirazioni giuste.

Annullare la propria persona, muoversi ed agire come un dipendente d’ordine e non di concetto. 

Sii da esempio, luce e sale sulla terra, non organizzare nulla secondo una tua visione.

Lasciati guidare dal Signore.

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2008 La scienza della descrizione degli spiriti si acquista con la sapienza.

E’ lume della vera saggezza discernere il bene dal male senza sbagliare, quando ciò avviene, allora la via della giustizia conduce la mente a Dio.

E’ necessario, che coloro che combattono, cerchino di conservare l’animo libero da interno turbamento, perché la mente, discernendo i pensieri che le si affacciano, possa conservare nel santuario della memoria quelli che sono buoni e mandati da Dio, e scacciare invece quelli che sono cattivi e mandati dal demonio.

E’ necessario quindi custodire in ogni tempo la pace dell’anima.

Il discernimento della mente è la perfetta sapienza con la quale le cose vengono giudicate. 

Quando la mente comincia ad essere in perfetto equilibrio, pur in mezzo a mille preoccupazioni, è in grado di godere pienamente della consolazione divina.

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2007 Un segnale che sei libero totalmente o parzialmente dalle passioni e che il tuo cuore è aperto all’azione dello Spirito Santo:

riesci a percepire, totalmente o parzialmente, i suoi suggerimenti riguardo a ciò che devi fare, ti ricorda se hai dimenticato qualcosa e ti avverte se stai per sbagliare.

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2006 Gesù ci insegna a ridiventare piccoli, nel donare tutto agli altri, nel soffrire per gli altri, nel dimenticare se stessi per gli altri e nel morire per gli altri, come Cristo ha fatto per noi.

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2005 Fare bene e agire con amore nella storia  quotidiana che il Signore mi manda.

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2004 Ascolta la parola di Dio, sempre, in ogni attimo della vita, lasciati guidare nelle azioni.

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2003 “E gridavano a gran voce:

La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all’Agnello” (Ap 7,10).

Esaltano a gran voce la salvezza di Dio e con vivo rendimento di grazie riconoscono di aver superato le vessazioni dei loro nemici non per forza propria, ma con il divino aiuto.

“Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell’Agnello (Ap 7,14).

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2002 Dio è luce e in lui non ci sono tenebre.

Se diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità.

Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.

Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa.

Se diciamo che non abbiamo peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi (San Giovanni Apostolo).

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2001 Siate perseveranti:

vedrete la salvezza che il Signore opererà in voi (2 Cronache).