(Cammino Neocatecumenale)* 20 – Orientamenti alle Équipe di catechisti

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Orientamenti alle Équipe di catechisti

Secondo il decreto di approvazione definitiva, e secondo lo Statuto stesso, il cammino va attuato secondo «le linee proposte dagli iniziatori» contenute nello Statuto stesso e nei 14 volumi intitolati Orientamenti alle Équipe dei Catechisti (cfr. art. 2.2 dello Statuto).

Nella prefazione al primo volume di Orientamenti per le Équipe di Catechisti, gli iniziatori affermano che già nel 1977 detti volumi furono oggetto di un accurato esame da parte della Congregazione per il Clero.

L’analisi fu fatta da un esperto di catechesi antiche, padre G. Groppo. La prefazione riporta vari stralci della relazione finale di Padre Groppo con relativo numero di protocollo:

««La novità di queste catechesi e il criterio fondamentale per la loro interpretazione è costituito dal fatto che sono espressione orale di un’esperienza vissuta di fede e di conversione e che pertanto si tratta di un linguaggio esistenziale, la cui verità non va ricercata nella singola frase, ma nel contesto generale: un’esperienza vissuta intensamente non si presta a formulazioni teoriche nitide, ma si esprime sempre in modo un po’ caotico, con frequenti ripetizioni, con il ricorso a paradossi, più per immagini che per concetti.

Intendo ora rilevare un altro aspetto di queste catechesi, o meglio di questo Cammino neocatecumenale.

Come studioso della storia della catechesi antica devo dire che il tentativo di Kiko e Carmen di attualizzare il catecumenato è un tentativo riuscito.

L’esperienza ha fatto intuire quello che di profondamente valido conteneva questa istituzione dei primi tre secoli e ha permesso di tradurla in una struttura la quale, pur non ricalcando l’antica, ne assume gli elementi più importanti e li inserisce in un contesto nuovo:

quello della conversione di battezzati che però non hanno mai fatto una opzione personale di fede.

In questo processo – che implica il suo tempo – questi battezzati delle Comunità Neocatecumenali vengono aiutati a fare la loro opzione fondamentale di fede in un clima di comunità, a rendersi disponibili all’accettazione del radicalismo evangelico; iniziandoli gradualmente e in modo esperienziale sia alla Parola di Dio sia ai Sacramenti della conversione cristiana (Penitenza), sia dell’eucaristia. Io trovo tutto questo molto positivo»»

(Primo volume degli Orientamenti per le Équipe dei Catechisti, pag. 1, protocollo 156375, 12 settembre 1977.)

Sempre nella prefazione del primo volume di Orientamenti alle Équipe di Catechisti si afferma:

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««La versione corretta degli “Orientamenti alle Equipe di Catechisti per la fase di conversione”, che è stata preparata da una Commissione incaricata dagli iniziatori del Cammino Neocatecumenale ha rispettato il linguaggio originale, vivo ed orale.

Ha corretto espressioni incomplete, o meno felici – che potevano anche sembrare ambigue – proprie del linguaggio parlato o semplicemente dovute alla traduzione non sempre accurata dell’originale spagnolo.

Ha tenuto conto, inoltre, delle osservazioni fatte dal secondo esame degli Orientamenti da parte della Congregazione per il Clero del 1990.

Infine hanno aggiunto le citazioni bibliche a cui fa riferimento o che aiutano a meglio capire il senso del discorso.

Nel rivedere il testo degli Orientamenti alle Equipe di catechisti, su indicazione della Congregazione per la dottrina della Fede, i 14 volumi sono stati corredati con opportuni riferimenti al Catechismo della Chiesa Cattolica, che non hanno valore illustrativo, ma normativo.

Per ogni catechesi tale riferimento si articola in due parti:

a) All’inizio si offre una visione panoramica dell’insegnamento del Catechismo della Chiesa Cattolica riguardante la tematica affrontata dalla catechesi, per la preparazione dei catechisti;

b) A piè di ogni pagina si riportano alcuni passi su qualche punto particolare delle catechesi»»

I predetti orientamenti risultano a oggi approvati dalla Santa Sede diventando direttorio catechetico e non più orientamenti all’equipe degli itineranti e dei catechisti.

Infatti, come viene citato nel decreto del Pontificio consiglio per i Laici del 26 dic 2010 prot. 1436/10/AIC-

.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}PDF,

«I suddetti volumi del Direttorio catechetico sono stati rivisti dalla Congregazione per la Dottrina della Fede dal 1997 fino al 2003 e opportunamente corredati con riferimenti al Catechismo della Chiesa Cattolica inerenti alle tematiche affrontate in ogni catechesi.

Recentemente, la Congregazione per la Dottrina della Fede, dopo aver ulteriormente esaminato i risultati del suddetto studio, al fine di dare maggior sicurezza all’attuazione del Cammino Neocatecumenale, nonché di offrire garanzie dottrinali a tutti i pastori della Chiesa, ha ritenuto opportuno consegnare al Pontificio Consiglio per i Laici – in quanto Dicastero che segue questa realtà ecclesiale – l’incarico di dare un’apposita approvazione ai volumi del Direttorio catechetico del Cammino Neocatecumenale (cfr lettera del 20 novembre 2010, Prot. N. 36/75 – 33843).

Pertanto, visti gli articoli 131 e 133 § 1 e § 2, della Costituzione apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana e l’art., 2° dello Statuto del Cammino Neocatecumenale, il Pontificio Consiglio per i Laici, dopo aver debitamente consultato la Congregazione per la Dottrina della Fede, approva la pubblicazione del Direttorio catechetico come sussidio valido e vincolante per le catechesi del Cammino Neocatecumenale.

I volumi del Direttorio catechetico sono debitamente autenticati dal Pontificio Consiglio per i Laici e depositati in copia presso i suoi archivi. Dato in Vaticano il 26 dicembre 2010, festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).