Parabole di Gesù e commenti 19 – Una rete gettata nel mare che raccoglie ogni genere di pesci

Così sarà alla fine del mondo.

Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni.

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Matteo 13,47-53

47 Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.

 48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.

49 Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni

 50 e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

51 Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì».

52 Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

53 Terminate queste parabole, Gesù partì di là

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Commento

Il Vangelo ci insegna che verrà il momento in cui ciò che è buono sarà salvato, mentre ciò che è cattivo sarà buttato via, si perderà.

Questo non significa che dobbiamo chiederci da quale parte saremo messi alla fine, ma è un invito a operare il bene, a essere buoni, al fine di restare sempre con il Signore, di abitare con lui, nella sua casa.

È l’amore per il Signore che ci smuove al bene e a essere suoi servi fedeli.

Nel vangelo di oggi scopriamo che nel gruppo dei discepoli non ci sono solo pescatori e pubblicani, ma anche scribi diventati seguaci del Nazareno.

Gli scribi erano gli unici in grado di ricopiare la Scrittura, ed erano conosciuti ed apprezzati per la loro cultura biblica: spesso intervenivano nelle dispute teologiche per dare opinioni autorevoli.

Appartengono, quindi, alla parte avversa, a quanti si oppongono risolutamente alle novità destabilizzanti di Gesù, al suo modo poco tradizionale di interpretare la Scrittura.

Spesso, nei vangeli, gli scribi, assieme ai farisei, sono annoverati fra i più ostinati oppositori di Gesù; non in questo caso, però:

Gesù loda quegli scribi che lo hanno accolto, paragonandoli ad un buon padrone di casa che sa estrarre dal proprio tesoro cose nuove e cose antiche.

Anche nella Chiesa ci sono persone che sanno accogliere le novità con intelligenza, sapendo distinguere cosa è essenziale alla fede e cosa è accessorio o secondario.

Persone, anche non più giovani, formate ad una vita cristiana precisa e rigorosa, che capiscono e apprezzano i modi nuovi di dire lo stesso Vangelo, senza arroccarsi sulle proprie posizioni…

Fonte: https://www.nondisolopane.it/commento-al-vangelo-del-giorno-30-luglio-il-regno-dei-cieli-e-simile-una-rete-gettata-nel-mare/

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5: Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).