(Cristianesimo Cattolico)* 44 – Sono venuto a portare il fuoco sulla terra.

Il Cristo, che ha ricevuto lo Spirito senza misura, elargì doni agli uomini, e non cessa di donare

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Parole Nuove - Commenti al Vangelo - Sono venuto a gettare fuoco ...

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Il Cristo, che ha ricevuto lo Spirito senza misura, elargì doni agli uomini, e non cessa di donare:

Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto (Gv 1, 16) e nulla si sottrae al suo calore (Sal 18, 7).

Egli ha un fuoco in Sion e una fornace in Gerusalemme (Is 31, 9).

Questo è il fuoco che Cristo è venuto a portare sulla terra, e che apparve sopra gli apostoli in lingue di fuoco, affinché lingue di fuoco predicassero una legge di fuoco. Di questo fuoco Geremia dice:

Nel mio cuore c’era come un fuoco ardente; chiuso nelle mie ossa (Ger 20, 9).

In Cristo lo Spirito Santo abitò pienamente:

Ecco, io farò delle mie parole come un fuoco sulla tua bocca.

E sensibilmente egli poi effuse su tutti parte del suo Spirito, per cui a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune (1 Cor 12, 7).

E aggiunge:

Vi sono diversità di carismi e diversità di ministeri e di operazioni, ma uno solo è lo Spirito (1 Cor 12, 4-6).

Per queste differenti effusioni di carismi, lo Spirito Santo viene chiamato ora fuoco, ora olio, ora vino, ora acqua.

Fuoco perché sempre infiamma di amore e una volta acceso non cessa di ardere, cioè di amare ardentemente:

Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso (Lc 12, 49).

Lo Spirito Santo è olio a motivo di diverse proprietà

Fa parte della natura dell’olio, infatti, il rimanere a galla su tutti gli altri liquidi; così la grazia dello Spirito Santo, che con l’abbondanza della sua bontà supera i meriti e i desideri di quanti lo pregano, è più preziosa di tutti i doni e di tutti i beni.

L’olio è anche medicina perché calma i dolori; così lo Spirito Santo è veramente olio perché è il consolatore.
Inoltre, per sua natura, l’olio non si amalgama con niente; così lo Spirito Santo è sorgente purissima cui non si può unire niente di estraneo.

Comprendiamo quindi perché lo Spirito Santo sia designato ora come fuoco, ora come olio.

Due volte esso fu dato agli apostoli: prima della passione e dopo la risurrezione.

Osserva quanto sia grande in essi la fonte dell’ardore: non basta versare olio se non è riscaldato, e non basta avvicinare il fuoco se non si alimenta con l’olio.

Ardenti di questo fuoco, gli apostoli se ne andarono dal sinedrio lieti di essere stati oltraggiati (At 5, 41).

Questo poi è il linguaggio del principe degli apostoli:

Se anche dovete soffrire per il Cristo, beati voi (1 Pt 3, 14).

A voi è stata concessa la grazia non solo di credere in Cristo, ma anche di soffrire per lui (Fil 1, 29).

Lo Spirito Santo è il vino che allieta il cuore dell’uomo (Sal 103, 15) e non si versa in otri vecchi.

Lo Spirito Santo è acqua:

Chi ha sete – esclama il Signore – venga a me e beva (Gv 7, 37).

Lo Spirito Santo è più dolce del miele: preghiamolo dunque in spirito di umiltà, perché effonda nei nostri cuori una rugiada di benedizione, uno stillicidio di doni spirituali, e un’abbondante pioggia di grazia per purificare le nostre coscienze; infonda l’olio della letizia e il fuoco del suo amore nei nostri cuori, cioè Gesù Cristo, che il Padre consacrò e nel quale infuse la pienezza della consacrazione e della benedizione, perché a questa pienezza potessimo attingere. A lui onore e gloria per tutti i secoli. Amen.

COMMENTO PATRISTICO PIETRO DI BLOIS Dal Discorso 25

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

 

Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

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Informazioni su Bruno Liviano

Nato a Penne (PE) Italia nel 1950 – Coniugato con due figli e cinque nipoti – Cristiano Cattolico, ho fatto tutti i percorsi del Cammino Neocatecumenale e finito nel 2010, tutt’ora praticante – pensionato dal 2010.