(Lotta contro il male) 13 – Qualcuno non crede che esiste il demonio?

Il demonio non esiste. O forse si? 

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L’esorcista padre Gabriele Amorth risponde in questo modo:

“Rispondo con le parole di Giovanni Paolo II a cui una volta posi questa domanda: ‘Santità, incontro molti Vescovi che non credono nel demonio’. 

E Giovanni Paolo II rispose:

“Chi non crede nel demonio, non crede nel Vangelo”.

Il buon cristiano sa che senza croci, senza tribolazioni e senza lotta spirituale è difficile far fronte al nemico della luce (il diavolo), che è “instancabile, astuto e fallace”, come diceva San Giovanni XXIII, più noto come il “papa buono” e la cui festa è stata celebrata l’11 ottobre.

“Satana ripete agli uomini queste parole:

“Guarda quanto sono affascinanti i desideri della vita; i desideri che si risvegliano e non si spengono; il senso degli onori della gloria della propria affermazione”,

diceva Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963), ordinato sacerdote nel 1904.

Il “papa buono” metteva in guardia contro la tentazione del male e quella che dev’essere la risposta del cristiano.

“Bisogna sentire la presenza di Dio, trovarlo in ogni momento e in ogni parte, e quindi allontanare e rifiutare il demonio” (25-7-59), affermava.

Ad ogni modo, il pontefice sottolineava sempre la speranza e la luce della fede di fronte all’oscurità del male:

“Satana, come leone ruggente, cerca di trascinarci e di portarci alla perdizione,

ma ovunque troviamo la luce e la grazia del Signore, che illumina e sostiene nei pericoli, ci protegge e ci mostra il cammino della salvezza” (25-7-59).

Circa la tentazione, affermava che “una volta caduti, bisogna pentirsi subito, rialzarsi e cercare di non cadere più, ed essere sempre allegri nel Signore, pensare a Lui, guardarlo”.

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.