(Detti dei padri del deserto)* 13 – Il novizio e la rinuncia al mondo

Un  novizio volle un giorno rinunciare al mondo.

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Disse all’anziano:

“Voglio diventare monaco”.

L’anziano rispose:

” Non ce la farai”.

L’altro disse:

“Ce la farò”.

L’anziano disse:

“Se realmente lo vuoi, va’, rinuncia al mondo, poi vieni ad abitare nella tua cella.

Egli se ne andò, donò ciò che possedeva, tenne per sé cento monete e tornò dall’anziano.

L’anziano gli disse:

« Va’ ad abitare nella tua cella ».

Andò ad abitarvi.

Mentre era là i suoi pensieri gli dissero:

« La porta è vecchia e deve essere sostituita ».

Andò dunque a dire all’anziano:

«I miei pensieri mi dicono: La porta è vecchia e deve essere sostituita ».

L’anziano gli rispose:

« Tu non hai ancora rinunciato al mondo; va’, rinuncia al mondo, e poi abita qui».

Se ne andò, donò novanta monete, ne tenne dieci e disse all’anziano:

« Ecco, ho rinunciato al mondo ».

L’anziano gli disse:

« Va’, abita nella tua cella ».

Andò ad abitarvi.

Mentre era là i suoi pensieri gli dissero:

«Il tetto è vecchio e deve essere rifatto ».

Andò dall’anziano:

« I miei pensieri mi dicono: Il tetto è vecchio e deve essere rifatto ».

L’anziano gli disse:

« Va’, rinuncia al mondo ».

Il fratello se ne andò, donò le dieci monete e tornò dall’anziano:

« Ecco che ho rinunciato al mondo ».

Mentre era nella sua cella i suoi pensieri gli dissero:

«Ecco, tutto è vecchio, verrà il leone e mi mangerà ».

Espose i suoi pensieri all’anziano che gli disse:

« Vorrei che tutto cadesse su di me e che il leone venisse a mangiarmi, per essere liberato dalla vita.

Va’, dimora nella tua cella e prega Dio ».

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).