(La Chiesa) 01 – La Chiesa, sposa di Cristo

«Cristo ha amato la Chiesa, e ha dato se stesso per lei» (Ef 5, 25)

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Chiesa «cattolica»: questo è infatti il nome proprio di questa santa madre di tutti noi, la quale è veramente anche la sposa del Signore nostro Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio.

Sta scritto infatti: «Cristo ha amato la Chiesa, e ha dato se stesso per lei» (Ef 5, 25), e tutto quel che segue.

Essa porta in sé la figura e l`immagine della Gerusalemme di lassù, che è libera e madre di tutti noi (cfr. Gal 4, 26).

Essa prima era stata infeconda, ma ora è genitrice di numerosa prole.

Dio aveva ripudiato la precedente, mentre nella seconda, vale a dire in quella cattolica, pose anzitutto gli apostoli, come afferma Paolo, in secondo luogo i profeti, in terzo luogo i dottori, poi le autorità, infine i doni delle guarigioni, gli aiuti, i governi, i generi di linguaggi (cfr. 1 Cor 12, 28), e ogni specie di virtù: sapienza e intelletto, temperanza e giustizia, misericordia e benevolenza e infine pazienza invincibile di fronte alle persecuzioni.

Questa Chiesa per mezzo delle armi della giustizia a destra e a sinistra, nella gloria e nel disonore, nelle persecuzioni e nelle prove, incoronò i santi martiri di corone intrecciate con i diversi e molteplici fiori della salvezza.

Ora invece, in tempi di pace, per grazia di Dio riceve i dovuti onori dai re e da uomini d`altissimo rango, e infine da ogni classe e ceto di uomini.

E mentre i re delle genti, sparse nei vari luoghi, hanno dei limiti nel loro potere, la santa Chiesa cattolica è la sola che per tutto l`orbe gode di un potere senza limiti.

Dio infatti, come sta scritto, pose la pace come suo confine (cfr. Sal 147, 14).

Rimanendo dentro questa santa Chiesa cattolica e formati dai suoi precetti e dalle sue leggi di salvezza, noi possederemo il regno dei cieli, con l`eredità della vita eterna, per ottenere la quale dal Signore siamo disposti a sopportare ogni cosa.

La nostra meta infatti non è una cosa da poco, perché noi tendiamo alla vita eterna.

Per questo nella professione di fede ci vene insegnato a credere, oltre che «nella risurrezione della carne» cioè dei morti, anche «nella vita eterna», che deve essere la meta di tutti gli sforzi del cristiano.

Perciò la vita, nella sua stessa realtà e verità, è il Padre che come una fonte versa sopra tutti noi i suoi doni celesti.

E` la sua bontà infinita che comunica anche a noi uomini i beni divini della vita eterna.

Dalle «Catechesi» di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo (Catech. 18, 26-29; PG 33, 1047-1050)

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).