(Tempo di Avvento)* 04 – Le venute di Cristo.

Noi annunziamo che Cristo verrà.

Infatti non è unica la sua venuta, ma ve n’è una seconda, la quale sarà molto più gloriosa della precedente.

.

Come prepararsi per il grande ritorno di Gesù Cristo

.

La prima, infatti, ebbe il sigillo della sofferenza, l’altra porterà una corona di divina regalità.

Si può affermare che quasi sempre nel nostro Signore Gesù Cristo ogni evento è duplice.

Duplice è la generazione, una da Dio Padre, prima del tempo, e l’altra, la nascita umana, da una vergine nella pienezza dei tempi.

Due sono anche le sue discese nella storia.

Una prima volta è venuto in modo oscuro e silenzioso, come la pioggia sul vello.

Una seconda volta verrà nel futuro in splendore e chiarezza davanti agli occhi di tutti.

Nella sua prima venuta fu avvolto in fasce e posto in una stalla, nella seconda si vestirà di luce come di un manto.

Nella prima accettò la croce senza rifiutare il disonore, nell’altra avanzerà scortato dalle schiere degli angeli e sarà pieno di gloria.

Perciò non limitiamoci a meditare solo la prima venuta, ma viviamo in attesa della seconda.

E poiché nella prima abbiamo acclamato:

«Benedetto colui che viene nel nome del Signore» (Mt 21, 9),

la stessa lode proclameremo nella seconda.

Così andando incontro al Signore insieme agli angeli e adorandolo canteremo:

«Benedetto colui che viene nel nome del Signore» (Mt 21, 9).

Il Salvatore verrà non per essere di nuovo giudicato, ma per farsi giudice di coloro che lo condannarono.

Egli, che tacque quando subiva la condanna, ricorderà il loro operato a quei malvagi, che gli fecero subire il tormento della croce, e dirà a ciascuno di essi:

«Tu hai agito così, io non ho aperto bocca» (cfr. Sal 38, 10).

Allora in un disegno di amore misericordioso venne per istruire gli uomini con dolce fermezza, ma alla fine tutti, lo vogliano o no, dovranno sottomettersi per forza al suo dominio regale.

Il profeta Malachia preannunzia le due venute del Signore:

«E subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate» (Ml 3, 1).

Ecco la prima venuta.

E poi riguardo alla seconda egli dice:

«Ecco l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, ecco viene…

Chi sopporterà il giorno della sua venuta?

Chi resisterà al suo apparire?

Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai.

Siederà per fondere e purificare» (Ml 3, 1-3).

Anche Paolo parla di queste due venute scrivendo a Tito in questi termini:

«E’ apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo» (Tt 2, 11-13).

Vedi come ha parlato della prima venuta ringraziandone Dio?

Della seconda invece fa capire che è quella che aspettiamo.

Questa è dunque la fede che noi proclamiamo:

credere in Cristo che è salito al cielo e siede alla destra del Padre.

Egli verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti.

E il suo regno non avrà fine.

Verrà dunque, verrà il Signore nostro Gesù Cristo dai cieli; verrà nella gloria alla fine del mondo creato, nell’ultimo giorno.

Vi sarà allora la fine di questo mondo, e la nascita di un mondo nuovo.

Dalle «Catechesi» di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo (Cat. 15, 1. 3; PG 33, 870-874)

.

Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate.
(Disc. 5 sull`Avvento, 1-3; Opera omnia, Edit. cisterc. 4 [1966], 188-190).

Conosciamo una triplice venuta del Signore.

Una venuta occulta si colloca infatti tra le altre due che sono manifestate.

Nella prima il Verbo fu visto sulla terra e si intrattenne con gli uomini, quando, come egli stesso afferma, lo videro e lo odiarono.

Nell`ultima venuta

«ogni uomo vedrà la salvezza di Dio» (Lc 3, 6) e vedranno colui che trafissero (cfr. Gv 19, 37).

Occulta è invece la venuta intermedia, in cui solo gli eletti lo vedono entro se stessi, e le loro anime ne sono salvate.

Nella prima venuta dunque egli venne nella debolezza della carne, in questa intermedia viene nella potenza dello Spirito, nell`ultima verrà nella maestà della gloria.

Quindi questa venuta intermedia è, per così dire, una via che unisce la prima all`ultima: nella prima Cristo fu nostra redenzione, nell`ultima si manifesterà come nostra vita, in questa è nostro riposo e nostra consolazione.

Ma perché ad alcuno non sembrino per caso cose inventate quelle che stiamo dicendo di questa venuta intermedia, ascoltate Lui:

Se uno mi ama, dice conserverà la mia parola: e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui (cfr. Gv 14,23).

Ma che cosa significa:

Se uno mi ama, conserverà la mia parola?

Ho letto infatti altrove:

Chi teme Dio, opererà il bene (cfr. Sir 15, 1),

ma di chi ama è detto qualcosa di più: che conserverà la parola di Dio.

Dove si deve conservare?

Senza dubbio nel cuore, come dice il Profeta:

«Conservo nel cuore le tue parole per non offenderti con il peccato» (Sal 118, 11).

Poiché sono beati coloro che custodiscono la parola di Dio, tu custodiscila in modo che scenda nel profondo della tua anima e si trasfonda nei tuoi affetti e nei tuoi costumi.

Nutriti di questo bene e ne trarrà delizia e forza la tua anima.

Non dimenticare di cibarti del tuo pane, perché il tuo cuore non diventi arido e la tua anima sia ben nutrita del cibo sostanzioso.

Se conserverai così la parola di Dio, non c`è dubbio che tu pure sarai conservato da essa.

Verrà a te il Figlio con il Padre, verrà il grande Profeta che rinnoverà Gerusalemme e farà nuove tutte le cose.

Questa sua venuta intermedia farà in modo che

«come abbiamo portato l`immagine dell`uomo di terra, così porteremo l`immagine dell`uomo celeste» (1 Cor 15, 49).

Come il vecchio Adamo si diffuse per tutto l`uomo occupandolo interamente, così ora lo occupi interamente Cristo, che tutto l`ha creato, tutto l`ha redento e tutto lo glorificherà.

.

Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

.

Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

.

.

… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

.

(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).