(Esercizi spirituali)* 02 – 2° Annotazione utile per comprenderli meglio

Premessa: Queste sono annotazioni per avere una qualche comprensione degli esercizi spirituali, di Sant’Ignazio di Loyola, che seguiranno e per aiutare sia chi li deve proporre e sia chi li deve fare.

2° (seconda) annotazione di 20:

Chi propone a un altro un metodo o un procedimento per
meditare o contemplare, deve esporre fedelmente il soggetto della meditazione o della contemplazione, limitandosi a toccare i vari punti con una breve e semplice spiegazione.

Così chi contempla afferra subito il vero senso del mistero; poi, riflettendo e ragionando da sé, scopre qualche aspetto che gliele fa capire o sentire un po’ meglio, o con il proprio ragionamento o per una illuminazione divina.

In questo modo ricava maggior gusto e frutto spirituale di quanto ne avrebbe se chi propone gli esercizi avesse spiegato e sviluppato ampiamente il senso del mistero.

Infatti non è il sapere molto che sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e gustare le cose internamente.

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5: Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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